Dopo il raduno di ieri, in occasione dell’evento organizzato allo stadio Olimpico, sono state presentate quest’oggi le nuove maglie del Torino per la prossima stagione. E testimonial d’eccezione è stato Emiliano Moretti, fresco di rinnovo per un altro anno con il Toro.
"C'è stato poco da dirsi, io ringrazio chi mi ha dato ancora una volta questa possibilità. Due anni fa avevo detto che quella del Toro sarebbe stata la mia ultima maglia, sono doppiamente felice di poterla indossare ancora. Ringrazio il presidente Cairo, il direttore sportivo, il mister e tutti quelli che lavorano in società e quelli che lavorano per noi ogni giorno. Grazie anche ai compagni di squadra: siamo calciatori e ognuno di noi mette in campo le proprie caratteristiche, ma i risultati sono subordinati a quelli della squadra. Personalmente la felicità più grande è quella che i numeri andranno a confermare quelle che sono le sensazioni che ho io dentro, con questa annata il Toro sarà la squadra con cui avrò giocato per più anni, è la squadra che mi ha dato le sensazioni più belle", le parole di Moretti.
Rinnovato è lo stile delle maglie 2018/2019: la trama della maglia granata rappresenta dei triangoli con all’interno disegnato un Toro; bianca è la seconda; nera quella del portiere. Con una sorpresa, quella della terza casacca, che verrà svelata solo nelle prossime settimane. Sarà questa la divisa che il Toro ha deciso di indossare in vista della prossima stagione, con l’obiettivo Europa League in testa.
Moretti commenta così il possibile arrivo di Cristiano Ronaldo alla Juventus: “È uno che di normale ha poco, e credo che per lui parlino i numeri” continua Moretti. “In Italia giocatori di questo tipo mancano da diversi anni. Ma le squadre non si fanno con i nomi, all'inizio si parla di 5 squadre per lo scudetto, tante per la Champions e 10 per l'Europa. Poi in realtà vince solo una. Credo che poi dal 19 agosto conteranno solo i risultati in campo. Credo che il Toro non debba pensare se Ronaldo possa andare alla Juve, l'obbligo della squadra è raggiungere il proprio massimo", ha concluso.
A cura di Valentino Della Casa