Voleva segnare. Lo desiderava ardentemente e alla fine Nemanja Radonjic è riuscito a trovare all'esordio il suo primo gol con il Torino. Lui - arrivato per sostituire quel Josip Brekalo che tanto aveva fatto bene - fin qui ha avuto un solo problema: la discontinuità. Nella sua carriera ha vissuto di lampi di genio estemporanei, di folate, come quelle viste contro il Palermo. Finta di corpo, tocco d'esterno e via a tutta velocità. La specialità della casa.
Radonjic segna all'esordio, il Toro batte il Palermo in Coppa Italia
Se nel primo tempo, però, Radonijc non era riuscito a trovare lo specchio, nella ripresa ci è riuscito due volte. Due azioni fotocopia. Demba Seck strappa e manda in profondità per l'inserimento di Lukic. La prima palla è bassa e Radonjic di piattone spedisce in porta, poi non ferma la corsa e va fin sotto la Maratona battendosi il pugno sul petto. Un modo per caricarsi e per trovare la sinergia con la curva granata. Gioia incontenibile che viene frenata dal VAR. Il fuorigioco di Sanabria gli rovina la festa. Basta fare copia incolla dell'azione prima, fino al cross di Lukic che questa volta è alto e finisce sulla testa di Radonjic. Palla in porta e questa volta l'esultanza è buona. Lui corre verso la bandierina e fa un saltello simile a quello del suo idolo, quel Cristiano Ronaldo che ha vissuto l'altra sponda di Torino.
Non è un caso che i due gol (uno buono e l'altro no) portino lo stesso nome alla voce assist. Lukic l'aveva raccontato, i due hanno un gran rapporto e se Radonjic è in granata è anche grazie al neo capitano del Toro: "Quando ho saputo che c'era la possibilità che venisse a Torino, gli ho subito telefonato per raccontargli tutto del Toro".
Lui, Lukic, è stato l'altro grande protagonista. Il primo capitano dell'era post Belotti segna e fa assist. La rete l'aveva sfiorata nel primo tempo, ma non era destino. Davanti a lui c'era un calorosissimo settore ospiti e una curva Primavera deserta. Nella ripresa davanti a lui le voci e i tamburi della Maratona. Il destino ha chiamato. Il mancino da fuori area dei primi 45 minuti era finito di poco fuori, quello nel secondo tempo è finito in rete. Poi l'esultanza è sempre quella, scivolando sul prato. Questa volta è stata particolarmente speciale. Il suo primo gol da capitano designato del Toro. Di un Toro che parla serbo, quello di Lukic e di Radonjic, ma anche un po' di italiano.
A chiudere i conti, infatti, è stato Pietro Pellegri. La sua prima rete all'Olimpico Grande Torino con la maglia granata. Il suo secondo assoluto da quando è arrivato al Toro. Anche lui - come Radonjic, lo aspettava con ansia. Entrambi hanno passato il ritiro a fare lavori specifici sulla tenuta atletica. Sognavano il campo, lo bramavano. Lo hanno trovato in Coppa Italia ed entrambi hanno segnato. Dopo la Coppa, il Torino di Juric andrà a Monza per la prima di campionato. In attesa dei rinforzi, i granata hanno iniziato bene.
Paro (vice all.): "Juric è concentrato sull'aspetto tecnico"
Nel corso del post partita, il vice allenatore Matteo Paro è intervenuto in conferenza stampa al posto di Ivan Juric per parlare della gara. Alla domanda sull'assenza del primo allenatore, ha risposto così: “Il mister è concentrato sull’aspetto tecnico e sull’allenare i ragazzi. Non vuole perdere energie in discussioni varie. Sono qui per affrontare il tema della partita e l’aspetto tecnico di oggi. Per il resto dovrete aspettare. Credo che sul mercato si sia già detto tanto, il confronto con la società è continuo, tutti sanno di cosa abbiamo bisogno".
Parlando della gara, invece, Paro ha evidenziato la differenza tra primo e secondo tempo: "Sicuramente nel primo tempo eravamo un po' troppo vogliosi, che ci ha portati a essere un po' disordinati. Non trovavamo le linee di passaggio giuste e quando perdevamo la palla eravamo soggetti a ripartenze. Nella ripresa ci siamo risistemati, calmato i ragazzi e così abbiamo trovato le giocate che avevamo preparato".
Parlando dei singoli, il vice di Juric ha voluto parlare dell'autore del gol, tra i nuovi innesti di questo Torino: "Radonjic ha giocato in squadre importante e ha qualità da grande giocatore. Ha ancora tanto da imparare, però è un ragazzo che ha lo spunto, ha il tiro e il colpo di testa. Milinkovic-Savic titolare? In questo ritiro Vanja ha fatto molto bene, per cui abbiamo preferito per le competizioni ufficiali. Per adesso lui ha fatto bene. Già l'anno scorso avevamo questo dualismo".