Nuovo fine settimana, nuova conferenza stampa per Ivan Juric. L'allenatore del Torino parla ai microfoni dei vari cronisti per presentare la sfida contro l'Empoli, che domani, ospita i granata al Castellani. Con una salvezza ormai acquisita, è uno l'obiettivo dell'allenatore croato e dei suoi ragazzi: riuscire a mettere nel mirino la prima metà della classifica.
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Torino, Juric presenta l'obiettivo per fine stagione e parla del gioco da dietro
Ivan Juric ha parlato di quello che la sua squadra dovrà fare da qui fino alla fine della stagione, ma si è anche soffermato sull'efficacia del gioco da dietro: "Voglio che la squadra continui e a crescere a fare risultato. L'importante è quello. Il gioco da dietro? Quello di Radu non è proprio un errore, scaturito dal gioco da dietro. Quello di Meret. Dipende dalla squadra che affronti: se questa ti pressa, è una pazzia. In base a questo io scelgo. In altre situazioni, si può giocare di più, perchè ci sono più possibilità di manovra"
Torino, Juric si esprime tra il ricordo di Superga e il futuro della sua squadra
L'allenatore croato ha, poi, parlato delle emozioni che proverà con l'avvento dell'anniversario di Superga e del futuro della sua squadra tra la Primavera e il mercato: "Non so che emozioni proverò in quanto non le ho mai vissute. Sono andato a visitare il posto per capire di cosa si tratta".
"Primavera? Non sono riuscito a vedere giocatori, in quanto ci stavamo allenando. Li conosco praticamente tutti, perchè spesso si sono allenati tutti con noi, ma per il prossimo anno non credo che qualcuno possa salire in pianta stabile da noi. Ci vuole del tempo, devono giocare in altre parti, così i giocatori crescono. Mercato? C'è tanto da lavorare sulle fasce e non solo...Io non mi aspetto rivoluzioni; adesso finiamo il campionato e poi faremo delle valutazioni, ma, al momento, non sto insistendo su nessuno".