Nella giornata di oggi, mercoledì 27 settembre, è stato inaugurato in Senato il Torino Club Parlamento. “È una giornata speciale, sono presidente del Torino da 18 anni ed è davvero una bella soddisfazione assistere a questa inaugurazione” ha commentato soddisfatto il presidente granata Urbano Cairo.
La Gazzetta dello Sport ha riportato le dichiarazioni di Cairo a margine dell'evento. Il presidente del Torino ha spiegato di avere il supporto di gran parte dei tifosi granata e si è detto intenzionato a conquistare anche i tifosi che non sono dalla sua parte: “Una parte della tifoseria mi contesta, ma stare al passo oggi nel calcio non è facile. Ho commissionato un sondaggio, il 75% della tifoseria è dalla mia parte, devo recuperare il restante 25% e penso proprio di riuscirci. Sono ambiziosissimo, almeno il 20% del mio tempo quotidiano lo dedico al Torino".
Torino, le parole del presidente Cairo
Cairo ha poi parlato del calcio moderno: "Il calcio di oggi è finito nella morsa di diritti televisivi, fatturati e procuratori. Trent’anni fa vincevano lo scudetto anche Verona e Sampdoria, ma oggi c’è un’altra realtà. Io fatturo 100 milioni col Torino e devo vedermela con squadre da 400-500 che ne perdono 100. L’Inter ha appena chiuso con un rosso di 85 milioni e quasi si rallegra perché negli anni scorsi erano molti di più".
Il presidente granata ha poi raccontato come è andata la trattatativa con l'Atalanta di Buongiorno: "Non era mia intenzione cederlo, ma l’Atalanta verso la fine del mercato me lo ha richiesto. Ho chiamato il suo procuratore, che mi ha sempre rimproverato di non voler vendere i calciatori, e gli ho detto dell'offerta. Il giocatore mi ha chiamato e in brevissimo tempo mi ha espresso la sua volontà di restare con noi. Così ho rifiutato i 25 milioni. A Buongiorno ho detto: sono felicissimo che tu rimanga, faremo un grande campionato".