L'attaccante del Brentford Ivan Toney a inizio mese ha ricevuto una squalifica per 8 mesi a causa della violazione del regolamento sulle scommesse. Quello di Ivan Toney è un caso che ormai va avanti da diversi mesi (QUI i fatti). La FA ha quindi pubblicato le ragioni che hanno portato a questa decisione, tra le quali colpiscono le 13 scommesse fatte da Toney sulla sconfitta della sua squadra, in sette diverse partite tra agosto 2017 e marzo 2018.
Le ragioni della squalifica di Toney
Delle 29 scommesse per le quali è stato condannato Toney, ben 13 hanno riguardato la sconfitta della squadra di appartenenza dello stesso attaccante, in un periodo che va dal 22 agosto 2017 al 3 marzo 2018. Ricordiamo che le regole della FA vietano ai giocatori di scommettere sui giochi o di condividere informazioni a scopo di scommessa.
In particolare, come delle 13 scommesse in questione, come si legge dal comunicato dell'FA, 11 erano contro il Newcastle, mentre Toney si trovava in prestito in altre squadre, come al Wigan, altra squadra sulla quale ha scommesso contro, in una partita (contro l'Aston Villa), nella quale non ha giocato.
Nonostante ciò, continuando a leggere il comunicato si envice che: "Non ci sono prove che il signor Toney abbia fatto o fosse nella posizione di influenzare la propria squadra a perdere quando ha piazzato scommesse contro di loro vincendo poichè non era nella squadra o non era idoneo a giocare".
Il comunicato del Brentford
Ivan Toney è quindi stato sospeso per otto mesi. Il suo ritorno in campo non avverrà prima di gennaio 2024, mentre potrà riprendere già a settembre gli allenamenti. Inoltre, lo psichiatra Philip Hopley ha partecipato all'udienza personale del classe '96, diagnosticandogli una dipendenza dal gioco.
Per ultimo, il Brentford, attuale squadra di Toney, ha pubblicato un comunicato:
"Ivan e il Brentford FC riconoscono che sono stati commessi reati e che le sanzioni erano inevitabili. La commissione ha osservato che nessuna delle accuse riguardava eventi in cui Ivan avrebbe potuto avere un impatto negativo sulla propria squadra. Il dettaglio è incluso nelle motivazioni scritte. Il club ora farà tutto il possibile per fornire supporto a Ivan e alla sua famiglia per affrontare le questioni sollevate in questo caso. Le conversazioni e tutte le questioni relative al caso rimarranno riservate al fine di proteggere il giocatore e la sua famiglia. Consideriamo chiusa questa questione e non vediamo l'ora di dare il benvenuto a Ivan di nuovo ad allenarsi a settembre e di vederlo rappresentare il Brentford in Premier League a gennaio"