Dopo un primo anno fatto di alti e bassi, in questa stagione Sandro Tonali sembra aver fatto un primo importante salto di qualità con la maglia del Milan. In una lunga intervista rilasciata a Repubblica, il centrocampista rossonero ha parlato anche di questo, attribuendo i meriti dei suoi miglioramenti al suo allenatore: "Pioli mi ha martellato sul lavoro, glielo devo riconoscere. Avevo passato un anno difficile e abbiamo fatto come se non ci fosse stato. Tenere duro non è solo una mia caratteristica, è una dote necessaria nel calcio. Senza determinazione, senza voglia di riscatto, non puoi sfondare".
La stagione non positiva al 100% dello scorso anno ha compromesso a Tonali anche la convocazione in Nazionale. Con quel gruppo che a inizio luglio si sarebbe laureato Campione d'Europa. Queste le parole di Tonali in merito: "Sapevo che non sarei rientrato tra i convocati, dopo la mia annata. Non l'ho presa come bocciatura, ma come stimolo per lavorare ancora meglio in estate".
Contro Leao a marzo?
A marzo l'Italia si giocherà il passaggio ai mondiali in Qatar e davanti a sé si troverà anche Leao, uno dei giocatori più in forma del nostro campionato: "Ci scherziamo sempre sopra con Rafa", racconta Tonali a La Repubblica. "Lui è un punto di forza del Portogallo, speriamo di non trovarlo devastante come in questo periodo. Io vorrei portare a nonna Biagia una mia maglietta azzurra dal Qatar, per la sua collezione. Quella del Mondiale le manca".
Per il Milan sarà un weekend importante. Domenica a San Siro arriva la Juventus: "Dentro ogni partita ce n'è sempre un'altra, si è visto lunedì. Con la Juve sarà diversa: la sconfitta con lo Spezia non cambia il nostro approccio, fatto di forza e lucidità. Anche se non lo vogliamo dire, sappiamo che le prossime sono due partite fondamentali".
L'INTERVISTA INTEGRALE LA TROVATE NELL'EDIZIONE ODIERNA DE LA REPUBBLICA