Tolisso: "Ancelotti è un top. Italia? Fui vicinissimo al Napoli"
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Data: 09/06/2018 -

Tolisso: "Ancelotti è un top. Italia? Fui vicinissimo al Napoli"

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Il centrocampista del Bayern si racconta, tra presente - i Mondiali - e passato - il calciomercato che tanto lo avvicinò alla Serie A
Il centrocampista del Bayern si racconta, tra presente - i Mondiali - e passato - il calciomercato che tanto lo avvicinò alla Serie A

Napoli sì, anzi no. Juve? Forse, ma alla fine neppure. Corentin Tolisso è stato, per svariate sessioni di mercato, un nome caldo per le big italiane. 23 anni, francese, la scorsa estate fa ha detto sì al Bayern Monaco dopo essere stato vicinissimo al club di De Laurentiis e ai bianconeri: "Con ADL parlai al telefono per una decina di minuti, mi fece un'ottima impressione - racconta Tolisso ai microfoni de La Gazzetta dello Sport -. Fui vicinissimo agli azzurri, poi però scelsi di provare a fare il salto di qualità proprio con la maglia del Lione. E infatti, un anno dopo, mi sono preso il Bayern e la nazionale..."


Prima di trasferirsi alla corte di Ancelotti, però, ecco un'altra offerta dall'Italia: la Juventus aveva messo gli occhi su Corentin: "Ma io preferii il Bayern". Lì Tolisso ha iniziato la stagione sotto la guida del nuovo allenatore del Napoli, esonerato poi a dicembre: "Carlo è un grande. Ha vinto di tutto, non c'è bisogno di dire altro. Del suo Napoli mi piace tantissimo Insigne: tra i calciatori italiani, è quello che apprezzo di più". Eppure, in passato, Tolisso guardava all'Italia come un punto di riferimento per la sua crescita come giovane calciatore: "Pirlo mi faceva impazzire, che giocatore! Ma pure Totti, Del Piero, Gattuso, Cannavaro... Che squadrone!".


Quanto a successi, il gruppo azzurro del 2006 aveva certamente poco a che fare con quello che ha fallito la qualificazione ai prossimi Mondiali: "Dispiace tanto che siate rimasti fuori, ci sono dei buoni calciatori in Nazionale - commenta Tolisso -. La Svezia, però, ha meritato di qualificarsi. Francia vincitrice in Russia? Vedremo, per farcela dovremo essere fortissimi. E Brasile, Argentina, Spagna e Germania se la giocano con noi"


L'intervista completa su La Gazzetta dello Sport



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