Ad ottobre saranno passati 17 anni. Tanto, ma non abbastanza per dimenticare. Già, chiedetelo a Toldo e a Vieri per averne conferma. Il teatro è quello di San Siro, sul campo va in scena il solito e sentito derby d'Italia, siamo nell'ottobre del 2002. Inter e Juventus sono le maggiori pretendenti allo scudetto, proprio come lo erano state nella stagione precedente, e quel match rappresenta già un importantissimo scontro diretto. I bianconeri ci arrivano dopo tre vittorie e due pareggi nelle prime cinque giornate, i nerazzurri invece volano a punteggio pieno.
Partita tiratissima, che Del Piero sblocca al minuto 89 su un rigore condito da mille polemiche. Sembra fatta, finita. La squadra di Cuper si avvia alla prima sconfitta in campionato, ma al 95' - a tempo praticamente scaduto - arriva il pareggio dell'Inter. Su corner, con Toldo che, salito in aerea, colpisce la palla. Questa infine rotolerà alle spalle di Buffon grazie al tocco decisivo di Vieri.
"Ma Bobo non l'ha toccata - commenta sorridendo l'ex portiere dell'Inter in occasione della conferenza stampa di presentazione dell'album Panini 2018-19 - però doveva vincere la classifica cannonieri...". Insomma, quel gol è e deve restare di Toldo.
"Ci sentiamo tutt'oggi - ha continuato a raccontare - io e Bobo siamo grandi amici e ci scherziamo su. Ricordo che perdevamo di misura a causa del gol di Del Piero. E pensare che io nello spogliatoio me lo sentivo. Dissi a tutti i miei compagni: 'Se perdiamo, io salgo in aerea'". Beh, alla fine Toldo aveva ragione. E lo ha fatto per davvero.