I tempi di squalifica di Pogba si sono ridotti. Il francese, come è noto, era stato squalificato e costretto a 4 anni di stop lo scorso 11 settembre, a causa di una positività al testosterone dopo la sfida con l'Udinese del 20 agosto 2023.
Il Tribunale dello Sport di Losanna ha però recentemente ridotto la squalifica di Pogba, abbassandola a 18 mesi. Quindi, potrebbe essere sempre più vicino un suo ritorno in campo. Il francese è ancora sotto contratto con la Juventus, e potrà tornare ad allenarsi con la squadra a partire da gennaio. Puntando il mese di marzo come obiettivo per tornare addirittura a giocare.
Il commento di Pogba
Questo il comunicato ufficiale di Pogba in merito alla riduzione della squalifica: "Finalmente l'incubo è finito. Dopo la decisione arrivata dal Tribunale Arbitrale dello Sport, non vedo l'ora che arrivi il giorno in cui potrò seguire di nuovo i miei sogni. Ho sempre affermato di non aver mai violato consapevolmente le norme dell’Agenzia mondiale antidoping quando ho preso un integratore alimentare prescrittomi da un medico, che non andava in alcun modo a influenzare o migliorare le prestazioni degli atleti di sesso maschile. Voglio ringraziare la Corte Arbitrale dello Sport che ha ascoltato la mia spiegazione. Questo è stato un periodo estremamente angosciante della mia vita dove è stato messo tutto in attesa. Grazie ancora per tutto l'amore e il supporto. Non vedo l’ora di tornare in campo".
Juventus, "riecco" Pogba
Come detto, il francese era stato squalificato lo scorso settembre dopo essere risultato positivo al testosterone. Quella di Pogba per tornare in campo quanto prima è stata una lotta che lo stesso giocatore ha intrapreso a spada tratta, non arrendendosi mai a quello che ha definito da subito "un'ingiustizia". Il TAS ha accolto in parte la sua richiesta di annullamento della squalifica, riducendola da 48 a 18 mesi. Di fatto, da 4 anni a un anno e mezzo.
Non si è fatto certo attendere il messaggio e il chiaro entusiasmo del francese, che ha recentemente pubblicato sul proprio profilo Instagram un post che lo raffigura con gli scarpini ai piedi e il simbolo di una clessidra nella descrizione della foto. Da impensabile a possibile: il ritorno in campo di Paul Pogba sembrerebbe essere sempre più vicino.
Il comunicato del Tribunale Arbitrale dello Sport
Arriva anche il comunicato del Tribunale Arbitrale dello Sport: "La commissione del CAS incaricata della questione ha accolto parzialmente il ricorso presentato da Paul Pogba. Ha confermato l'ADRV ma ha ridotto la sanzione inflitta al giocatore a un periodo di ineleggibilità di 18 mesi a partire dall'11 settembre 2023, e ha annullato la multa"
Il comunicato continua: "Il Collegio giudicante del CAS ha basato la sua decisione sulle prove e sulle argomentazioni legali addotte per dimostrare che l'ingestione da parte del sig. Pogba di DHEA, la sostanza per cui è risultato positivo al test, non è stata intenzionale ed è stata il risultato di un'erronea di un integratore prescrittogli da un medico in Florida, dopo che il sig. Pogba aveva ricevuto rassicurazioni sul fatto che il medico, che aveva dichiarato di curare diversi atleti statunitensi e internazionali di alto livello, fosse esperto e che avrebbe tenuto conto degli obblighi antidoping del signor Pogba ai sensi del Codice mondiale antidoping. Il sig. Pogba ha chiesto una sanzione di soli 12 mesi in riconoscimento della presenza di una certa colpa da parte sua. NADO Italia ha sostenuto che la negligenza del giocatore fosse grave e giustificasse una sanzione di 4 anni. Il caso del signor Pogba è stato sostenuto da diversi esperti. Gran parte delle prove fornite dal signor Pogba non sono state contrastate. Il CAS ha stabilito, tuttavia, che il signor Pogba non era esente da colpe e che, in quanto giocatore di calcio professionista, avrebbe dovuto prestare maggiore attenzione alle circostanze. La decisione del Collegio giudicante del CAS è definitiva e vincolante, ad eccezione del diritto delle parti di presentare ricorso al Tribunale Federale Svizzero entro 30 giorni per motivi limitati".