49 per cento. Non è un conto estemporaneo, un rapporto tiri tentati/riusciti o un'indicazione sul possesso palla, ma una percentuale (pubblicata dal profilo Instagram 433) sugli esordi in casa Manchester United dalla Seconda Guerra Mondiale in poi. Dei 464 esordienti con la maglia dei Red Devils, infatti, il 49% di loro è stato "allevato" in casa, direttamente dalla Academy. Praticamente uno ogni due. Numeri folli, se si pensa alla ricchezza di un club come lo United, ma reali. Con come ultimo innesto in questo speciale calcolo il talento olandese di Tahit Chong.
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Since World War II, 464 players have featured for United. 49% of those have come from the @manchesterunited academy. @tahithchong
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Nato nel 1999 in un'isola caraibica ma olandese di passaporto visto il trasferimento in tenera età nei Paesi Bassi, è cresciuto dapprima nel vivaio del Feyenoord, salvo essere notato e acquistato dal Manchester United nel 2016. Chiamato "Arjen" in onore di Robben dai compagni di squadra della Academy viste le caratteristiche tecniche (ala destra che ama rientrare sul sinistro), è nei radar della prima squadra già dalla stagione 2017-2018, quando Mourinho lo faceva allenare con una discreta regolarità nei suoi Red Devils. Il cambio di allenatore, il periodo natalizio e qualche rotazione da spendere per Ole Gunnar Solskjaer hanno fatto il resto il resto, vedendolo esordire contro il Reading al posto di Mata, e assistendo dal campo al tentativo di "scippo" della panchina da parte di Sanchez nei confronti del proprio allenatore. 2-0, quinta vittoria di fila e 464esimo esordiente dalla Seconda Guerra Mondiale per il Manchester United, avvicinando la percentuale di "novellini" provenienti dall'Academy al 50%. Numeri da record per i Red Devils, che vivono una nuova era con Solskjaer in panchina.