In 35.000 appena un mese fa avevano riempito il Gran Parque Central indossando maschere con il suo volto e sognando vittorie come questa. Una manifestazione d’affetto enorme, che ha fatto breccia nel cuore di Luis Suárez: dopo aver incontrato il presidente del Nacional a Madrid e aver ascoltato l’amico Recoba, El Pistolero ha deciso di tornare dove tutto è iniziato. Si è calato in una realtà ben lontana dai comfort del calcio europeo, per giocare nella squadra di cui è tifoso e provare a vincere un trofeo internazionale, con l’obiettivo principale di arrivare al 100% in Qatar. E per questo ha anche ricevuto la maglia numero 9 dall’ex Novara, Emanuel ‘El Puma’ Gigliotti.
L’inizio dell’avventura però non è stato esaltante. L’eliminazione dalla Sudamericana per mano dei brasiliani dell’Atletico Paranaense dopo appena una settimana ha spento un po’ di entusiasmo. Soprattutto se si pensa che aveva rifiutato il River Plate dell’idolo Francescoli per l’eliminazione precoce in Copa Libertadores a luglio.
La soddisfazione di segnare e vincere il suo primo Clásico di Montevideo contro il Peñarol, Lucho però se l’è tolta. Al 52’, l’ex Barcellona e Atlético Madrid è stato abile a smarcarsi al limite dell’area per ricevere una rimessa laterale e a battere Dawson con una conclusione di mancino terminata all’angolino. Terzo gol dal suo ritorno al Tricolor per il 35enne di Salta, che all’intervallo del match si è scambiato la maglia con Gargano e al fischio finale ha abbracciato De Silveira, il giovane difensore che ha provato a marcarlo e con il quale era volata anche qualche parola di troppo durante la partita.
EL G⚽️L que esperaba toda la hinchada tricolor! @LuisSuarez9 pic.twitter.com/INiPkFZ1VW
— Tenfieldoficial (@tenfieldoficial) September 4, 2022
Simbolo, leader e idolo, ma non solo. Suárez ha anche calmato i propri tifosi, dopo che l’incontro era stato interrotto per alcuni disordini sugli spalti nel secondo tempo e per il lancio di oggetti verso la porta avversaria nel primo tempo. “Vamos nosotros! Tres puntos y a seguir", ha scritto su Twitter dopo la vittoria per 3-1 contro gli aurinegros grazie ai gol di Laborda e Cándido, oltre alla rete subita dall’ex Roma, Kevin Mendez.
Tre punti che lanciano il Nacional al primo posto nella classifica del Clausura, in attesa della gara del River Plate. “Non riesco a immaginare un altro pomeriggio come questo. Ha un sapore speciale giocare un clasico nel Gran Parque Central dove non ho mai giocato, tranne che da giovane…È bello aver conquistato tre punti importanti e sono felice di aver aiutato la squadra con un gol. Abbiamo dimostrato personalità, autorità e intensità, ed è così che si giocano queste partite", ha concluso Lucho nel post-gara. Secondo gol in un Clàsico di Montevideo, dopo quello realizzato nel 2-2 del 2006 al Centenario. Dal Klassikier in Olanda ai derby di Liverpool, fino al Clásico col Real, Suárez è stato ancora una volta decisivo e ha regalato una gioia alla sua gente nella partita più attesa del calcio uruguaiano. El Pistolero continua a sparare.