Manca sempre meno alla decisiva sfida contro l'Ucraina. L'Italia di Luciano Spalletti cerca gli ultimi punti (Clicca qui per le combinazioni) per staccare il pass per gli Europei del 2024 e difendere il titolo conquistato a Wembley nell'estate del 2021, nella finale contro l'Inghilterra. Il commissario tecnico azzurro ha parlato in mattinata ai microfoni di Sky Sport.
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Ucraina-Italia, le parole di Luciano Spalletti
Luciano Spalletti ha esordito così: "Questa è una vigilia dove sappiamo che cosa ci andiamo a giocare. Molti ti vogliono mettere timore ricordandoti l'importanza e il traguardo, e all'inverso quello che potrebbe succedere".
È più una partita da Scamacca o Raspadori? "Quando si prepara una partita lo si fa sapendo di avere 5 sostituzioni. Avendo un attaccante forte e fisico e un attaccante forte e tecnico, si cerca di farli funzionare tutti e due. Si cerca di averli in relazione alla squadra nonostante caratteristiche diverse".
Jorginho fa bene a questa Nazionale? "Il rigore l’ha battuto perché ha personalità, l’ha battuto anche bene per come si era messo il portiere. Forse poteva angolare di più, ma la sua caratteristica di battere i rigori è questa. Abbiamo anche altri rigoristi, forse lo metteremmo in difficoltà rimandandolo al dischetto come avevo fatto per gioco in conferenza stampa l’altro giorno. Si valutano anche altre situazioni. Come regista ha organizzazione non solo con la palla, ma anche indicando le posizioni ai compagni. E poi ha personalità, è abituato a gestire la squadra".
Il ct azzurro ha poi proseguito: "Io ritengo che le motivazioni vadano sempre oltre quello che può essere il timore. La domanda da porsi è una ed è semplice: 'La posso vincere?'. La risposta è sì, e annulla tutti quei timori che ci sono e che si vogliono mettere davanti nello scorrimento delle gare".
Cosa occorre contro l’Ucraina? "Nella voglia di attaccare e pressare non dovremo mai perdere ordine ed equilibrio. Loro hanno l’attacco come reparto più forte, potrebbero crearci problemi ribaltando l’azione. Quando c’è la possibilità e le distanze giuste potremo pressarli, se le distanze si allungano dovremo concedere campo e abbassarci ma senza lasciare spazi che poi diventano difficili da rioccupare con ripiegamenti e ricomposizioni".
Poi un altro commento sulla partita contro la Macedonia del Nord: "A Roma siamo stati bravi ad accettare ciò che la partita ci ha messo davanti. Potevamo fare qualcosa di più, non si deve concedere il minimo dubbio perché altrimenti il calcio può presentarti il conto come è accaduto sul 3-2".
Luciano Spalletti ha dunque concluso: "Soprattutto nelle difficoltà che abbiamo avuto questi calciatori ci hanno fatto vedere la grande voglia, determinazione, disponibilità a vestire la maglia azzurra".
L'ex allenatore del Napoli ha parlato anche ai canali della FIGC prima della partenza per la Germania: "L’importanza della partita dice che dobbiamo andare oltre quella che è la nostra possibilità, vogliamo far innamorare gli italiani e questo è il momento giusto. Questa è la partita giusta per fare il salto di livello che poi ci può permettere di lavorare con più tranquillità".
Poi ha aggiunto: "I ragazzi stanno bene, ce li ho tutti a disposizione e ho l’imbarazzo della scelta. Ho qualità da tutte le parti e potenzialità importanti. Andiamo in Germania con la certezza che è una partita in cui possiamo fare risultato. Sono rientrati dentro il gruppo giocatori come Chiesa, che sanno fare la differenza, e abbiamo conosciuto degli elementi nuovi che possono essere dei punti di forza per il futuro di questa Nazionale. L’atteggiamento deve essere quello di giocare la partita per come si è parlato e per come ci siamo allenati, non solo in questa settimana, ma dalla prima volta che ci siamo conosciuti con tutti i nostri campioni”.