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Data: 11/11/2022 -

Napoli, Spalletti: "L'Udinese ha fermato tutti. Rigorino Osimhen? Non ci interessano le polemiche"

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La conferenza stampa di Luciano Spalletti alla vigilia di Napoli-Udinese
La conferenza stampa di Luciano Spalletti alla vigilia di Napoli-Udinese

Alla vigilia dell'ultima gara di Serie A prima della lunga sosta per i Mondiali Qatar 2022, l'allenatore del Napoli Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa per presentare la partita contro l'Udinese di Sottil.  

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"Per noi non cambia molto essere a +8 sul Milan, noi veniamo qui a lavorare e facciamo sempre le stesse cose. Al di là di quello che succede noi dobbiamo avere chiari i nostri obiettivi", ha detto Spalletti in conferenza stampa.

Sulla scorsa giornata di campionato: "L’Empoli ci ha creato difficoltà ma poi abbiamo meritato la vittoria. Abbiamo fatto quello che volevamo fare. Ma abbiamo fatto due allenamenti, pensando solo all’Udinese. Se poi il Milan pareggia è normale che ci faccia piacere ma non ci basiamo su quello, pensiamo alla nostra qualità. Di tutto il resto, dei risultati o degli episodi, non ci interessa. È ancora presto perché un episodio possa essere determinante, mancano 72 punti alla fine. È fondamentale allenarsi bene giorno dopo giorno: qui e ora". 

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Sull'Udinese, avversario di domani: "Sottil l’ho allenato, si vedeva sarebbe diventato un allenatore bravo. Aveva già quella visione in campo. È una partita difficile domani: hanno battuto la Fiorentina, la Roma, l’Inter, firmato l’Atalanta e la Lazio. C’è qualcuno che la reputa una partita facile ma i miei calciatore non la penseranno così. L’Udinese è una società che sa fare calcio. Riesce a prendere i migliori giovani nel mondo perché è sempre attenta. Giuntoli a inizio campionato già mi diceva che avevano una squadra forte".

Ancora Spalletti: "Se noi pensiamo che domani dopo la partita c’è la mancanza siamo dilettanti. Invece se pensiamo che domani c’è una partita che ci permetterà di vivere il periodo duro della sosta, allora siamo professionisti. Un professionista sa che domani è una partita da sbranare. Dobbiamo andare in campo e fare le stesse cose che proviamo a fare sin dalla prima amichevole estiva. Alle prime difficoltà dovremo montare di nuovo il nostro gioco per provare a fare gol e tornare nella metà campo avversaria, perché ci piace di più". 

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Su Anguissa: "Quando ha firmato il rinnovo, è venuto da me. Gli ho chiesto se era contento e mi ha risposto “Sarò contento solo se vinco domani”. Però era contento anche per il contratto".

Sulla prima parte di campionato: "L’Udinese chiude il nostro primo ciclo, ci permetterà di andare a migliorare in questo periodo di sosta. Il tempo a disposizione va usato bene, sono convinto che ci farà comodo. Insieme al club abbiamo programmato nel modo migliore possibile: se ci comportiamo in maniera corretta miglioreremo ulteriormente".

Su come verrà affrontata la sosta: "Dovremo vivere la sosta giorno dopo giorno. Ci servirà per ritrovare e poi mantenere la condizione. Dovremo stare un po’ addosso a chi può pensare siano vacanze. Parlo ogni giorno con i miei calciatori per provare a migliorare ogni allenamento, metteremo a disposizione della squadra tutto il meglio". 

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Sempre Spalletti: "Panchina migliore? Siamo anche quelli che facciamo giocare più calciatori. La rosa è sicuramente forte, quelli che erano fuori hanno dimostrato di essere professionisti e intelligenti. Mi aspetto le stesse risposte viste fin qui:una squadra interessata alla squadra e che vuole bene alla città".

Sul possibile ritiro durante la sosta: "Abbiamo visionato Antalya, ci andremo e vedremo cosa troveremo: abbiamo uno dei preparatori più bravi che ci sono in giro come Sinatti. Sono contento di poter lavorare con lui". 

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Riguardo alla polemica sul rigore assegnato in Napoli-Empoli per un contatto su Osimhen: "Rigorino? Non ci interessa la polemica che si crea. Noi abbiamo il nostro biglietto da visita. Se prendo tutti i giornali che hanno parlato di questo rigore vengono fuori cose divertenti. A rivederlo mi viene un’analisi facile".

Infine, Spalletti ha chiuso la conferenza stampa dicendo: "L’orgoglio della città lo sentiamo, domani saremo in 50mila e ci entusiasma avere il Maradona pieno. Il boato dei tifosi è come la borraccia che viene lanciata al ciclista prima della salita: un sorso di energie che ti spinge a fare la differenza".



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