Il Napoli deve rialzarsi dopo la prima sconfitta stagionale in Serie A, arrivata proprio nell'esordio post-Mondiali a San Siro contro l'Inter. Per gli azzurri di Luciano Spalletti è in programma un'altra trasferta, contro la Sampdoria di Dejan Stankovic, che ha ritrovato la vittoria contro il Sassuolo dopo 4 sconfitte consecutive. L'allenatore del Napoli ha presentato oggi in conferenza stampa la gara di domani, in programma alle ore 18:00. Prima di cominciare, è stato osservato un minuto di silenzio in ricordo di Gianluca Vialli, scomparso ieri all'età di 58 anni.
"Ho parlato con la squadra per capire come partecipare al ricordo di Vialli e Mihajlovic domani a Genova. Nel 85/86 ero all’Entella e la sua Samp la affrontammo in amichevole. In un contrasto con lui andai a terra, mi aiutò a rialzarmi. Era giovane ma già leader e fuoriclasse. È stato un precursore andando in Premier, si è fatto apprezzare come calciatore e uomo", ha detto Spalletti in conferenza stampa.
Sulla partita con l'Inter: "A Milano abbiamo imparato che potevamo avere ancora 8 punti di vantaggio, invece ne abbiamo 5. La sconfitta ci può stare, il campionato resta positivo, ma a noi ci girano le scatole. Ed è giusto così. Non abbiamo fatto quello che dovevamo fare. Non vogliamo accontentarci, dobbiamo avere la stessa voglia e determinazione".
Sulle scelte: "Le scelte erano state già previste a Milano, ora ci saranno alcuni cambi come è giusto che sia. I leader li abbiamo: Rrahmani, Di Lorenzo, Anguissa, Osimhen, le loro scelte possono determinare".
Ancora Spalletti: "Noi abbiamo fatto al di sotto delle nostre possibilità, ma non abbiamo fatto male. All'inizio della gara, abbiamo sbagliato in fase di costruzione. E abbiamo determinato le loro occasioni. Poi abbiamo avuto anche le nostre possibilità. Ci sarà da migliorare questi aspetti nelle prossime gare. Davanti, al netto del modulo, non abbiamo una partita facile. La Sampdoria a Reggio Emilia ha fatto benissimo, a Marassi troveremo un clima particolare, anche alla luce della tragedia avvenuta ieri".
Sempre sulla gara contro l'Inter: "A Milano non siamo stati neanche fortunatissimi in alcune situazioni, poi bisogna considerare la forza e il valore della squadra che ti trovi davanti. L'occasione che è capitata a Osimhen poteva essere gol. Dobbiamo convincerci che non dobbiamo perdere una partita così, anche se l'avversario si chiama Inter. Voglio vedere una squadra che ha un pensiero del genere".
Su Rrahmani: "L'ho visto molto bene, ha costruito tante azioni, è andato a giocare con Kim nel due contro due, nei confronti dei centravanti nerazzurri. Purtroppo è stato sfortunato nel gol di Dzeko. Sono contento del suo rientro. Non si deve caricarlo troppo. La piazza? Bisogna analizzare non soltanto il risultato. Chi ci critica fa bene. Mi unisco a chi ci critica. Potevamo avere tre punti in più".
Su Kvaratskhelia: "Sono un suo difensore, gli chiedevo cose mesi fa. E voi mi accusavate (ride, ndr). È un calciatore di grande qualità, di solito ragazzi così diventano prevedibili e da tenere sotto osservazione, se non gli parte la scintilla. È entrato in area di rigore, si è ritagliato qualche opportunità. Ha calciato un paio di volte verso la porta. Deve trovare confidenza la partita, in allenamento fa le stesse cose di prima, che ci ha abituati a vedere. Sono fiducioso, rivedremo il Kvara dei mesi autunnali".
Infine, ancora sul georgiano: "Per caratteristiche, può giocare in posizione più centrale. Può giocare ovunque, sull'esterno e anche dentro il campo. Vuole quel pezzo di campo, sul centro sinistra, vuole sfruttare quella zolla del rettangolo verde. Non bisogna limitarlo. Sa fare sia il lavoro sulla fascia che alle spalle del centravanti".