"Abbiamo avuto tantissime palle gol, oggi era una partita da chiudere ampiamente. Abbiamo giocato bene, la squadra è in crescita ma dispiace aver tenuto viva questa partita". La Juventus passa a Ferrara contro la Spal: 2-1 per i bianconeri che si staccano di nuovo da Lazio e Inter e raggiungono quota 60 punti.
"Produciamo con continuità e oltre i gol fatti abbiamo 7 pali nelle ultime 3 partite. Cosa può scattare in Champions? Stiamo subendo tanti gol su rigore", questa una prima analisi sulla gara e sul periodo da parte di Maurizio Sarri che poi ai microfoni di SkySport si è soffermato anche su altri temi, dall'episodio VAR in occasione del rigore per la Spal a Chiellini.
Il VAR
"Oggi abbiamo preso gol dal VAR mentre il VAR non funzionava, fosse successo a parti invertite sarebbe venuto giù il mondo. La Penna poi mi ha spiegato che se il VAR non funziona a livello di monitor in campo chi è in sala può dare indicazioni ma non vedo perché l'arbitro sia in campo allora. Ma questa è un'idea personale.
Comunque penso di avere questo record: sono il primo allenatore a subire un gol su rigore assegnato dal VAR mentre il VAR non funziona".
Il ritorno di Chiellini
"Ha fatto un'ora oggi, 20 minuti nell'ultima partita e in questi 80 minuti non abbiamo preso gol. Ancora non può giocare ogni tre giorni ma vista l'evoluzione degli ultimi 10 giorni, può diventare uno pronto ad esserci in due occasioni a settimana nel giro di altri dieci giorni.
Contro l'Inter in campo? Difficile da dire ma vediamo come reagisce ad uno spezzone di partita così lungo. Non è un discorso legato a quale partita scegliere ma si tratta di scegliere il momento in cui Giorgio sta bene".
Verso la Champions e la sfida al Lione
"In certi momenti della partita difendiamo in maniera attiva; quando non riusciamo a prenderli alti, diventiamo passivi e ci abbassiamo prendendo anche tiri dai 25 metri. E' un problema con cui stiamo combattendo da inizio stagione.
Speriamo di togliere questa problematica del tutto nelle prossime partite. Siamo una squadra in crescita, certi momenti siamo poco squadra, in altri di più. Oggi a livello di applicazione è stata una partita molto buona; fare una partita di attenzione a 3 giorni dalla Champions non era scontato.
Dobbiamo porci il campionato come obiettivo, la Champions deve rimanere un sogno. Poi nella vita è più bello rincorrere un sogno che raggiungere un obiettivo. Le partite in Champions sono tutte difficili, soprattutto quelle fuori casa.
Sogno alla portata? E' una competizione alla portata di 10/12 squadre e poi vince una sola, quella più forte e che ha un minimo di fortuna in più. Sappiamo tutti che siamo una grande squadra ma anche che in giro per l'Europa ce ne sono migliori di noi e altre al nostro stesso livello".