Rivelazione? Sorpresa? Ormai una certezza, l’Hellas Verona allenato da Ivan Juric, che si trova dalla parte sinistra della classifica: 22 punti e una partita in meno, da giocare contro la Lazio. Attenzione a questo dato Opta: “Il Verona non collezionava almeno tre successi esterni nel girone d'andata nel massimo campionato dal 1984/85, stagione dell'unico scudetto conquistato dai gialloblù in Serie A”. Storia.
L’allenatore del Verona ha commentato così la partita vinta 0-2 a Ferrara contro la Spal ai microfoni di Sky Sport. “Tre settimane di sosta sono tante, siamo partiti forte, abbiamo fatto bene nella prima mezz'ora, poi dopo l'espulsione è stata un'altra partita. Potevamo chiudere la partita prima, ma devo fare i complimenti ai ragazzi, sono stati bravissimi. Pazzini? Gara stupenda, non solo per il gol. Il ragazzo è top, davvero, negli ultimi anni, però, forse si gestiva, non dava sempre il massimo in allenamento, ora sta meglio, abbiamo cambiato il programma e si vede. Cerchiamo di mettere ogni volta un pezzo in più, migliorandoci gara dopo gara. Prima la concretezza, la semplicità, ora cerchiamo di lavorare per aumentare le soluzioni in attacco senza perdere l'equilibrio".
Il dato che bisogna sottolineare è come questo Verona sia stato ‘costruito’ in estate quasi a... zero euro. “Come nasce questa squadra?" Ivan Juric esalta il come è stata costruita. “Abbiamo creato un bel mix. Preso giocatori che arrivavano da stagioni dove non si sono espressi al massimo e avevano voglia di rivalsa, abbiamo confermato altri che avevamo in rosa che abbiamo considerato. E poi siamo andati a scegliere giocatori che erano in Serie B come Verre, che il nostro direttore sportivo Tony D’Amico conosceva bene e che pensava potessero fare bene in A. Rrahmani è stata un’occasione, Amrabat arrivato dall’estero. Abbiamo fatto un mercato con grande logica, non potevamo permetterci di competere con nessun’altra squadra di Serie A però penso che Tony D’Amico abbia fatto un bel lavoro”.