La finale di Euro 2024 si avvicina. Il centrocampista spagnolo Rodri ha rilasciato un'intervista ad AS a due giorni dalla sfida all'Inghilterra per parlare delle Furie Rosse, ma non solo. "Abbiamo battuto tre campioni del mondo e ora puntiamo all'Inghilterra", afferma con sicurezza lo spagnolo del Manchester City.
Le parole di Rodri sulla finale di Euro 2024 e non solo
Il centrocampista ha cominciato parlando dell'imminente finale contro l'Inghilterra: "È una finale che può farci entrare nella storia. Può farci diventare la Nazionale con più Coppe Europee. Andiamo passo dopo passo, pensare troppo lontano è pericoloso perché il calcio va ad altissima velocità. Questa è la nostra mentalità".
Sulla media di quasi 12 km percorsi a partita: "Mi viene naturale. La posizione di centrocampo è quella in cui si corre di più nel calcio. Ed è così che intendo il calcio. Senza correre, senza quello sforzo che ti porta al limite, è difficile vincere. Richiede molto sacrificio, soprattutto nella posizione che occupo. È il ruolo principale di un perno difensivo".
Riguardo alle dichiarazion di Carvajal sulle troppe partite giocate in stagione: "Sono d'accordo con lui. Non so quante altre stagioni potranno durare giocatori come me. L'anno scorso ho giocato circa 70 partite. Il precedente, simile. Questo ovviamente ha un impatto sulla fatica e sul recupero. Dobbiamo prenderci cura dei giocatori. Sono d'accordo con Dani Carvajal, che oltre a giocare tante partite, corre molto in ogni partita. E credetemi, questo si vede. Ho 28 anni e non so come mi vedrò a 34".
Infine, a Rodri è stato chiesto se pensa che sarà l'unico spagnolo in lista per il Pallone d'Oro affermando: "La verità è che non mi interessa molto. Mi concentro sulla vittoria degli Europei. Ho già detto prima che preferisco che i riconoscimenti individuali siano giudicati da altri. Sono qui per vincere titoli collettivi".