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Spagna-Germania, partita nella storia: Ferran, Morata e il flop tedesco

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La serata della Spagna non poteva andare meglio: col 6-0 alla Germania (qui tutti i risultati) la roja ha messo a segno una vittoria storica, ha spazzato via le tante critiche sulla mancanza di efficacia sotto porta, ha sancito la qualificazione alle Final Four di Nations League ed ha creato il palcoscenico perfetto per l’ennesima esibizione di Ferran Torres quest’anno.

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Per come è iniziata, la stagione di Ferran profuma di consacrazione. Sempre più nelle dinamiche del City di Guardiola, l’ultimo grande passo nel calcio dei grandi per ordine di tempo l’ha fatto proprio sta sera. Con i suoi tre gol, è diventato il primo spagnolo a segnare una tripletta contro la nazionale tedesca. “Ogni giocatore sogna di segnare triplette. Sono molto felice di averlo fatto contro una squadra come la Germania e di aver aiutato la squadra”, ha detto dopo l’incontro. Quando gli hanno chiesto a cosa si debba la sua evoluzione negli ultimi tempi, Ferran ha risposto “Sono soprattutto molto contento, sto lavorando per migliorare e spero di poter andare avanti così per tanto tempo”.

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Contento lui, figuriamoci Guardiola. L’allenatore del City l’ha accolto a braccia aperte questa estate, portandolo via dal Valencia per 23 milioni più 12 di bonus. Aveva giustificato questa spesa definendolo “un incredibile finalizzatore”, ed il ventenne valenciano gli ha dato subito ragione: i gol per i citizens sono già 4, uno ogni 153’ giocati. In totale, l’anno scorso ne segnò 6.

Flop tedesco

Sono quattro anche le sue reti segnate in sette partite con la Spagna, che con la Germania ha replicato il miglior risultato del ciclo di Luis Enrique. L’allenatore aveva già festeggiato un 6-0 nel 2018 contro un altro avversario di livello come la Croazia. Ironicamente, è stata anche la peggior sconfitta della nazionale tedesca da quando la Germania dell’Est e dell’Ovest si sono riunite. Senza considerare che Neuer non aveva mai subito così tanti gol in carriera. Le due facce di una serata che i tifosi delle due selezioni ricorderanno a lungo.

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Per la roja è una vittoria balsamica, perché il gioco bello ed efficace mette a tacere le critiche di scarsa propensione al gol ricevute negli ultimi mesi. La Spagna, infatti, aveva passato le ultime 5 partite dominando il pallone, ma segnando soltanto 3 reti. “A volte la palla è capricciosa e non vuole entrare”, ha detto Koke nel post cercando di spiegare un cambiamento così radicale in così poco tempo.

E Morata…

È stato invece più polemico Álvaro Morata, che è apparso nervoso a fine gara nonostante il gol segnato: “A volte la palla non entra, è il calcio. Ma adesso mi piacerebbe sapere cosa dirà la gente su di noi. Ho voglia di vedere cosa avrà da dire la gente di una nazionale che può vincere Mondiale, Europeo…”

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L’attaccante della Juve si è anche visto annullare l’ennesimo gol in fuorigioco (quella statistica particolare…), sebbene dalle immagini sembrasse regolare. “Fa lo stesso”, ha dichiarato l’ex Atlético. “Se mi devo prendere il 2×1, cioè che ne faccia due perché me ne diano uno, firmo”.

A cura di Antonio Cefalù