L'addio al calcio giocato è di qualche giorno fa, adesso Wesley Sneijder in un'intervista al De Telegraaf ha spiegato i motivi che l'hanno portato a questa decisione e subito ha affermato: "Avevo bisogno di riconquistare la mia libertà".
E' chiaro l'olandese e non usa giri di parole. Adesso è entrato nella dirigenza dell'Utrecht, sua città natale. Ajax, Real Madrid, Inter, alcune delle maglie che ha indossato in carriera, fino all'Al-Gharafa, in Qatar la sua ultima esperienza prima di smettere col calcio giocato.
"Due o tre mesi fa, quando alcuni club erano interessati a me e mi hanno contattato, me ne sono reso conto: non volevo ascoltare alcuna proposta. Era arrivato il momento di mettere la parola fine.
Avrei potuto giocare per altri due o tre anni anche in Qatar ma era giunta l'ora di chiudere la mia carriera da giocatore.
Ho iniziato praticamente quando avevo 7 anni e già giocavo nell'Ajax. Da allora vivevo in un tunnel in cui non sono stato in grado di muovermi più di tanto. Non sono quasi mai stato in grado di vivere i fine settimana, i compleanni, i matrimoni, persino i funerali.
Volevo riguadagnare la mia libertà. Ho il calcio nel sangue e questa cosa non cambierà mai, ma quello che dovevo fare ormai l'ho fatto".