Dalle parti del Bramall Lane, lo stadio più antico al mondo (è stato costruito nel 1855) il vento sta cambiando decisamente gli scenari e i destini dello Sheffield United. Sono ormai lontani i tempi in cui i blades (le lame, come quelle presenti sullo stemma) navigavano noiosamente tra la Championship e la Football League One. Solo tre anni fa arrivava la vittoria nella terza divisione e la promozione in Championship (con il punteggio record di 100 punti), mentre la scorsa estate è arrivato il tanto desiderato ritorno in Premier League dopo ben tredici anni, al termine di un sorprendente campionato concluso al 2° posto dietro solo al Norwich City.
Chris Wilder è l’artefice della grande scalata del club: un allenatore carismatico in grado di portare lo Sheffield United (di cui, peraltro, è sempre stato un accanitissimo tifoso) dalla League One alla Premier League nel giro di soli tre anni, spegnendo lo scetticismo generale al momento del suo arrivo, a causa di un curriculum che (fino ad allora) vantava buoni risultati solo nelle categorie inferiori. E a causa anche delle prime uscite sicuramente non molto positive.
Sconfitte con Bolton, Southend United e Millwall. Oggi ha fatto più punti di Arsenal e Tottenham e preso meno gol del City. Come cambia il mondo: "Quando arrivai, capii che la gente voleva liberarsi della terza divisione - ha raccontato l'allenatore - capii anche che non ci sarebbero serviti giocatori da Premier League, tecnicamente superiori ad altri, ma incapaci di trovare le giuste motivazioni per giocare il martedì sera contro squadre più scarse".
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La rosa dello Sheffield United vale circa 130 milioni di euro, quella dell'Arsenal più di 600. La fame e l'attaccamento ai colori prima ancora della tecnica. Chris Basham, John Fleck, Jack O’Connell e l’attaccante Billy Sharp (altro grande tifoso del club) sono gli stessi protagonisti che tre anni fa ottennero la promozione in Championship. Oggi sono titolari in Premier, dove hanno appena battuto il Chelsea 3-0, il Tottenham 3-1 (scatenando l'ira di Mou), l'Arsenal 1-0 e pareggiato con lo United. Nessun miracolo, ma programmazione. Modelli? Quello che non ti aspetti: "Ad inizio anno dissi ai ragazzi di ispirarsi al Bournemouth di Eddie Howe che schiera giocatori come Harry Arter che giocava con loro in quinta divisione”, ha svelato Wilder.
Dopo 35 giornate di campionato, lo Sheffield United occupa il 7° posto in classifica, a soli cinque punti da un sogno chiamato Champions League, un traguardo mai raggiunto nella storia del club. In casa ne hanno vinte 4 di fila, come non accadeva dal 1992. Lì terminò al nono posto in First Division, ora il sogno è un altro. Giovedì prossimo gli uomini di Wilder proseguiranno la loro corsa al sogno dell’Europa che conta, in casa del Leicester 4°, distante ormai solo cinque punti. Dalla Championship alla Champions League in un anno: non è uno scioglilingua, ma un’impresa diventata ormai possibile.
DI COSIMO BARTOLONI