Tra Roma e Terni ci sono circa 100 chilometri di distanza. Ma di strada, dalla Cisco Roma e dall'esordio in A coi giallorossi, alla maglia neroverde della Ternana, Stefano Pettinari ne ha percorsa parecchia. E non sempre è stato facile, fra rallentamenti e incidenti di percorso indipendenti dalla sua volontà.
Stefano cresce nella Lodigiani, poi diventata Cisco Roma. Nel 2006, il passaggio alla Roma, all'età di 14 anni. Esordirà in prima squadra nel 2009, contro il CSKA Mosca, in Europa League. Ad allenare i giallorossi a quel tempo è Claudio Ranieri, che gli darà anche la possibilità di disputare i suoi primi minuti in Serie A, negli ultimi minuti di Roma-Udinese, nel marzo 2010. In Serie A Pettinari ci tornerà sei anni dopo, vestendo la maglia del Pescara; in totale solo 6 presenze e poco più di 250 minuti complessivi in campo. Nel frattempo c'era stato il passaggio a titolo definitivo al Crotone, dove Stefano disputa 3 ottime stagioni segnando 15 gol in 89 presenze, e il ritorno alla Roma, ma anche una serie di prestiti, fra Siena, Latina, Pescara, Vicenza e Como, con alterne fortune.
L'esperienza di Trapani e il giallo di Lecce
La seconda parte della stagione 2016-17, quella del ritorno in A, Pettinari la passa in prestito proprio alla Ternana: in sei mesi, saranno 13 presenze condite da 2 reti. Il ritorno a Pescara, nel 2017, è un trionfo: in una stagione arriveranno 13 reti in 38 presenze. Vale a dire una stagione intera caratterizzata da un gol, in media, ogni 3 partite. Arriva il prestito al Lecce, nell'anno della promozione, ma è una delusione: solo 12 presenze e 0 gol, e il successivo prestito a Crotone. Un altro prestito, quello della stagione 2019-20, ha un sapore dolceamaro per Stefano: a Trapani arrivano 17 gol, che lo collocano al terzo posto della classifica cannonieri, dietro a Simy e Iemmello e alla pari con Forte. Ma con Castori arriva anche la retrocessione, causata anche da una penalizzazione che vanifica l'eccezionale rimonta finale.
Poi, nell'estate 2020, il giallo: i mancati pagamenti del Trapani al Lecce fanno tornare Stefano a vestire la maglia giallorossa dei salentini. Dopo 3 mesi di limbo, l'esercizio del diritto di riscatto da parte dei siciliani diventa nullo. Il direttore Pantaleo Corvino sottolinea come Pettinari sia destinato a rimanere in rosa, pur non facendo parte appieno del progetto. Nell'annata '20-'21 arriveranno comunque 4 reti in Serie B.
Il ritorno a Terni e i primi gol
Ma la strada di Stefano Pettinari punta di nuovo in direzione di Terni. L'arrivo in Umbria, quest'estate, è un ritorno, a distanza di 4 anni. Stefano non segna fino allo scorso 4 dicembre, col gol al Frosinone nell'1-1 coi ciociari. Come disse un tempo Ruud Van Nistelrooy, i gol per gli attaccanti "sono come il ketchup: prima non arrivano, ma quando arrivano, lo fanno tutti insieme". Ne sa qualcosa anche Pettinari, che dopo quella rete al Frosinone ha segnato altri 2 gol nelle successive tre partite. Uno bellissimo ma inutile: la perla su punizione al Pierluigi Penzo in Coppa Italia contro il Venezia che non ha salvato la Ternana dall'eliminazione. L'altro da attaccante vero, e soprattutto in una partita dai mille significati: il derby contro il Perugia, al Renato Curi, finito 1-1. E chi segna una rete nel derby non potrà mai essere dimenticato, da quelle parti. Forse questa volta, dopo tanta strada percorsa, Stefano Pettinari ha trovato la sua meta.