Vicenza e Cosenza sono arrivate a un punto di non ritorno in Serie B e come nel Far West, quando ci sono interessi inconciliabili, l'unica soluzione possibile è il duello. Nella gara d'andata dei playout di Serie B nessuna delle squadre, però, sembrava voler sparare il primo colpo. Christian Maggio, come tutti gli sceriffi dei vecchi film americani che si rispettino, non la pensava alla stessa maniera. Sì, perchè Vicenza è la sua città. Dove tutto è cominciato. Vedere qualcuno permettersi di violarla non era nei suoi piani.
Partiamo dall'inzio: nato nella provincia vicentina, a Montecchio Maggiore, a quindici anni entra nelle giovanili della Lanerossi: dal 1997 al 2000 si forma per poi esordire in Coppa Italia contro il Brescia. In tre stagioni di Serie B, ha segnato solo un gol, risalente al 10 febbraio 2002. Ma non è tanto per la capacità realizzativa che Maggio ha spiccato il volo tra i professionisti: tra i terzini italiani dell'ultimo decennio, al Napoli ha toccato il punto più alto della sua carriera insieme all'argento di Euro 2012 con Prandelli.
Dopo l'ultima esperienza a Lecce la scorsa stagione, Maggio era rimasto senza squadra per sei mesi ma la sua città non si è dimenticata di lui. Tornato per dare una mano alla causa salvezza, ha risposto presente nel momento più delicato.
Vicenza-Cosenza, un match caldissimo
Al Menti la tensione era palpabile: sulla panchina del Cosenza il direttore sportivo Goretti e il team manager Marulla sono stati espulsi nella primo tempo dopo che il VAR ha annullato per posizione di fuorigioco il gol del vantaggio di Giuseppe Caso. Sulla panchina dei padroni di casa, invece, Balzaretti non era più il direttore sportivo del Vicenza ma bensì l'allenatore in seconda: indicazioni, urla di incoraggiamento e sempre in piedi a dare consigli a Baldini e giocatori. Jordan Lukaku è il è più pimpante e su un suo cross Davide Diaw trova la deviazione decisiva per il vantaggio sotto la curva sud. Ma dopo quello alla squadra di Bisoli, anche questo viene annullato dal VAR, stavolta per tocco di mano.
E allora ci ha pensato proprio Maggio che al 90' ha fatto partire il primo proiettile" per mettere in chiaro chi comanda a Vicenza nonostante fossero passati vent'anni e 7396 giorni dall'ultima volta. Sangue freddo e rapidità per il tap-in dell'1-0. Come nei duelli del Far West. Ora resta da capire se il colpo sarà decisivo per la salvezza finale. Appuntamento a giovedì prossimo allo Stadio San Vito - Gigi Marulla di Cosenza, dove la squadra di Bisoli arriva barcollante ma non a terra.