Dentro o fuori. Un martedì cruciale per la Serie B 2023-24 (e di riflesso anche la Serie C), con l'udienza svolta al Consiglio di Stato sui ricorsi avanzati da Perugia, Foggia e Reggina
L'esito deciderà le sorti di cinque club in tutto. Lecco, Reggina, Brescia, Perugia e Foggia. L'udienza si è svolta in giornata e nelle prossime ore è attesa la sentenza.
Reggina contro l'esclusione dalla Serie B: il Brescia attende
Partiamo dalla Reggina che, dopo il parere negativo della Co.Vi.Soc. all'iscrizione in Serie B, è stata bocciata finora in tutti i gradi di giudizio. Il Consiglio di Stato è l'ultima carta per gli amaranto (nella notte c'è stato un botta e risposta tra l'ex patron Felice Saladini e Manuele Ilari, con il primo che ha annunciato il suo ritorno alla guida del club mentre il secondo ha smentito la cessione delle quote), che hanno presentato ricorso contro la Lega B e la Federazione.
In caso di parere positivo del Consiglio di Stato, la Reggina potrà giocare in Serie B anche nella stagione 2023-24, prendendo il posto della "X" attualmente presente nel calendario del campionato. In caso di parere negativo, invece, il club calabrese sparirebbe dal calcio italiano e inizierebbe una corsa contro il tempo da parte del Comune di Reggio Calabria per chiedere alla Federcalcio un posto in Serie D in sovrannumero, come previsto dall'articolo 52 comma 10 delle NOIF. Se la Reggina dovesse essere esclusa dalla Serie B, al suo posto verrebbe riammesso il Brescia, ultima squadra retrocessa nella scorsa stagione e - per ora - non inserita nei gironi di Serie C.
Perugia e Foggia contro il Lecco
Sono due, invece, i ricorsi contro il Lecco del presidente Di Nunno, vincitore dei playoff dell'ultimo campionato di Serie C. Un'estate da montagne russe per i lombardi.
Dopo aver completato la richiesta d'iscrizione con qualche ora di ritardo per l'ok definitivo sullo stadio Euganeo di Padova (scelto come impianto casalingo visto che il Rigamonti-Ceppi non è ancora omologato), il Lecco aveva ricevuto dapprima la bocciatura della Co.Vi.Soc., poi il parere positivo del Consiglio Federale, successivamente era stato escluso per via del ricorso del Perugia accolto dal Collegio di Garanzia dello Sport e, infine, riammesso con il ricorso positivo al TAR del Lazio.
Adesso arriva l'ultimo grado di giudizio in cui - come accaduto al Collegio di Garanzia - il Perugia chiede la bocciatura del Lecco per il mancato rispetto della perentorietà dei termini. In caso di esito positivo, gli umbri tornerebbero in Serie B e il Lecco verrebbe cancellato dal calcio italiano. In caso di parere negativo del Consiglio di Stato, il Lecco resterebbe in Serie B mentre il Perugia giocherebbe in Serie C.
Fonda sulle stesse basi anche il ricorso del Foggia, ma è quello più difficile perché non esiste alcuna NOIF che prevede la riammissione tra i cadetti di una squadra di Serie C. In caso di vacanze d'organico, infatti, è prevista dapprima la riammissione delle quattro retrocesse.
Serie B e Serie C attendono
Una volta che il Consiglio di Stato si sarà espresso sui ricorsi, Serie B e Serie C potranno completare i loro organici e iniziare la stagione senza ulteriori intoppi. Attualmente in B il Lecco risulta tra le 20 squadre, ma ha saltato le prime due giornate di campionato in attesa del verdetto odierno. C'è una squadra X (che avrebbe dovuto giocare nelle prime due contro Pisa e Palermo) che sarà o la Reggina o il Brescia.
Di riflesso, in base all'esito dei ricorsi, verranno definiti i gironi di Serie C. In questo momento ci sono due scenari, con o senza Brescia. Con i lombardi riammessi, in terza serie verrebbe ripescata una squadra di Serie D, cioè la Casertana. Ore di attesa e poi la geografia del calcio italiano sarà definitiva.