Mauro Balata, a margine del Consiglio Federale per le graduatorie dei ripescaggi e delle riammissoni, ha parlato della situazione del Lecco e della Reggina e non solo. Di seguito le parole del presidente della Serie B.
Le parole di Balata sulle situazioni di Lecco e Reggina
“"Leggiamo il ricorso del Lecco e ci rendiamo conto di accadimenti fattuali che ci lasciano esterrefatti. C’è stato uno spostamento deciso il 27 aprile da parte della Lega Pro delle gare dei playoff, sapendo che a novembre 2022 era uscito il Comunicato federale che stabiliva degli step per procedere con gli adempimenti per l’iscrizione. Si era definito che la scadenza dei criteri infrastrutturali era il 15 e la finale dei playoff è stata fissata per il 18. Fatevi una domanda e datevi una risposta.
"Il Lecco non è una società della Serie B, ma credo che tutto ciò sia una vergogna. Ci atterremo alla decisioni dei Giudici e dei tribunali. Io, però, vorrei fare una riflessione: la Serie B ha un piano dal punto di vista industriale e deve adempiere a degli obblighi nei confronti degli sponsor e delle società hanno della programmazione, che ha un valore economico che è secondo in Europa e che ha un valore di 600 milioni di euro. Non si può pretendere che le competizioni sportive devono soccombere questo genere di tempistiche e di ritardi. E’ una cosa che va risolta definitivamente, ho tutte le mie società che sono sconcertate. Annullamento di riammissioni e ripescaggi? Andrà un attimino calibrata la riforma, c’è pur sempre un’esigenza di tutela dei format. Noi sappiamo che abbiamo fatto il nostro dovere".
Noi abbiamo avuto un’altra vicenda, quella della Reggina, con una tifoseria meravigliosa. 19 società hanno rispettato le regole, forse c’è stata un’anomalia da un’altra parte. Ci sono state delle norme di coordinamento tra le legislazioni sportive e quelle ordinarie, approvate anche in relazione anche alla situazione Reggina. Oggi ci si dice che non vanno bene neanche più quelle, mi sembra davvero troppo. Format a 20 squadre? Siamo graniticamente schierati sul nostro format. Le conseguenze sarebbero devastanti, non stiamo parlando di un campionato qualunque. Abbiamo anche delle obbligazioni di natura contrattuale importante, non possiamo permetterci di subire pregiudizi da questa situazione”.