Parma, da Firenze a Firenze! Diciotto mesi per tornare grande
Al Franchi, iniziò il ritorno nel grande calcio del Parma con la vittoria nella finale playoff contro l’Alessandria. Diciotto mesi dopo, i gialloblu, vincendo sulla Fiorentina fanno un grande salto nella classifica di Serie A
Da Firenze a Firenze, con un comune denominatore: Roberto D’Aversa. Oggi è stato Roberto Inglese a far esplodere la curva Ferrovia, dove erano assiepati i tifosi del Parma. Ieri toccò a Manuel Nocciolini, attualmente in forza al Ravenna. Diciotto mesi dopo, tutto è cambiato in casa Parma, o quasi. Già perchè il trait d’union di questo anno e mezzo, ha un nome e cognome: Roberto D’Aversa. L’allenatore ex Lanciano, “ieri”, subentrò a Luigi Apolloni. Era un Parma pieno di speranze, e con tanta voglia di tornare nel calcio che conta, che però, dovette fare i conti con quel Venezia, spietato, di Filippo Inzaghi, che per la promozione diretta, lasciò le briciole alla squadra di D’Aversa.
Perchè Firenze? E’ presto detto. Al Parma, toccarono gli spareggi promozione. Era il 17 giugno del 2017, finale playoff Parma-Alessandria. Stadio Artemio Franchi. 2-0 per i gialloblu e seconda promozione consecutiva conquistata, con annesso ritorno in Serie B. All’epoca, segnò Manuel Nocciolini, sotto la curva Ferrovia, “oggi” a far esplodere lo stesso settore, dove c’erano i sostenitori del Parma, è toccato a Roberto Inglese. Epoche diverse, obiettivi diversi, trascorsi opposti, eppure non così lontani. Due natali fa, le partite da preparare erano Modena e Lumezzane, per Roberto D’Aversa, non certo Fiorentina e Roma. La vittoria di oggi consacra il Parma in questo campionato di Serie A. La salvezza, infatti, obiettivo dichiarato, è lontano 12 punti mentre l’Europa soltanto 3.
Proprio in quello stadio, Alessandro Lucarelli, bandiera e adesso club manager del Parma, segnò il rigore decisivo nella semifinale contro il Pordenone. Insomma, ruoli che cambiano, ma destini che si intrecciano, sempre sullo stesso rettangolo di gioco, e nel nome del Parma Calcio. Di quella squadra che fu promossa in Serie B, gli “immortali” hanno il nome di Simone Iacoponi in campo ieri come oggi, e Matteo Scozzarella titolare nella finale playoff contro l’Alessandria e subentrante oggi.
Un Parma che in questi diciotto mesi, è cresciuto, cambiato, ma ha continuato a vincere, centrando anche la promozione in Serie A. Soprattutto, ha trovato una forte stabilità economica, come dimostra il segnale della Nuovo Inizio S.r.l. poche settimane fa, che con un’investimento di 11,7 milioni, ha coperto le perdite al 31 dicembre 2018. Insomma, da Firenze a Firenze, il Parma, consuma la sua “rivincita”, in uno stadio che da quel 17 giugno 2017, non sarà mai come gli altri. La Serie A, ha riabbracciato il Parma, ma anche il Parma ha riabbracciato la Serie A, nel nome di Roberto D’Aversa.
A cura di Francesco Falzarano