Tutto il verde della Serie A. Quello che per regolamento per le seconde e terze maglie non potrà essere scelto a partire dalla stagione 2022/2023 per evitare che il colore si confonda con quello del campo. Ma soprattutto il verde che sta per ecologico. La svolta è stata avviata dalla Juventus e dalla prossima stagione saranno cinque le squadre in Serie A che indosseranno maglie sostenibili e attente all’ambiente.
La svolta Green di Inter, Lazio e Bologna
L’Inter ha sorpreso tutti con la nuova prima maglia. ‘Squame’ al posto delle classiche righe, tanto blu e poco nero. Il serpente, simbolo del club, ha preso vita. L’altra importante novità riguarda il basso impatto ambientale del nuovo kit, realizzato al 95% con l’utilizzo di bottiglie di plastica riciclata.
Una scelta simile a quella fatta dalla Lazio, green solo nella filosofia. La maglia è rimasta biancoceleste, nonostante la voce che si era rincorsa sui social di un possibile cambio di colore. Ma a cambiare è stata la scelta dei materiali, per abbracciare la sostenibilità e il rispetto per l’ambiente. La nuova maglia della Lazio, infatti, è realizzata con un tessuto proveniente da plastica riciclata. Stesso sponsor tecnico, Macron, e stessa scelta anche per il Bologna. Il club ha scelto come tessuto l’Eco-Softlock: per ogni maglia da gioco vengono riciclate tredici bottiglie di plastica da mezzo litro.
L’esempio di Juventus e Udinese
La svolta ‘green’ della Juventus risale alla stagione 2010/2011: la prima maglia, presentata da Del Piero, era realizzata con poliestere riciclato dalle bottiglie di plastica, per un massimo di 8 per ogni maglia. Filosofia ecologica proposta anche nella stagione 2018/2019, quando i bianconeri decisero di realizzare la terza maglia con un tessuto interamente creato con le plastiche raccolte negli oceani. Un’attenzione per l’ambiente chi si rinnoverà anche per la prossima stagione.
Anche l’Udinese, già passata al ‘green’ lo scorso anno, propone la nuova maglia ‘Away’ realizzata in Eco-Softlock, proveniente da plastica riciclata e certificata. Ma il club friulano ha fatto anche di più: a partire dalla stagione 2019/2020, la Dacia Arena ha lanciato il progetto "stadio CO2 free", che ha l’obiettivo di rendere lo stadio sempre più eco-sostenibile attraverso forniture di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili certificate e gas a impatto ambientale zero.