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Mondiale Qatar 2022, il Senegal: dal personaggio Aliou Cissè al recupero di Manè

Mondiali Qatar 2022, tutto quello che c’è da sapere sul Senegal. Allenatore, convocati, come gioca e il modulo

Se si guarda con attenzione la foto più bella della storia recente del Senegal, in cui la squadra alza al cielo la Coppa D’Africa del 2021, si vedrà un uomo che sorride sullo sfondo, in disparte. È Aliou Cissè, c.t. della nazionale da sette anni, selezionatore dai lunghi dreadlock e l’occhio sempre vispo e vigile. La squadra l’ha plasmata lui, mettendoci la faccia sempre e comunque. I campioni in rosa sono tanti, da Koulibaly a Mané, così come sono tante le conoscenze della nostra Serie A, come Ballo Tourè e Boulaye Dia. Molti di loro sono stati convinti da lui a scegliere il Senegal, nonostante in molti casi avessero già fatto le giovanili con la Francia. “Vinceremo”, gli ha promesso, prendendoli uno a uno. E così è stato. Adesso quella squadra si affaccia ai mondiali per confermarsi. Senza porsi limiti. 

   

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L’Allenatore, la storia di Aliou Cissè 

 Una vita per il Senegal, prima da giocatore e capitano e adesso da allenatore. Il percorso di Aliou Cissé è stato questo. La vittoria della Coppa D’Africa del 2021 per lui ha un sapore speciale, di sogno e rivincita, arrivata quasi vent’anni dopo. Andiamo con ordine. Nel 2002, a Bamako in Mali, il Senegal si gioca la finale della Coppa d’Africa contro il Camerun che scende in campo con le magliette senza maniche. Si va ai rigori. Aliou è capitano e si incarica di battere il rigore decisivo, l’ultimo. Lo sbaglia. E forse è già da lì che ha cominciato a sognare di alzarla quella coppa. A pianificarne la riconquista, in un modo o nell’altro. Il destino gli ha regalato la possibilità di festeggiarla proprio in Camerun. Si è chiuso un cerchio. Oggi la nazionale lo rappresenta, formata a sua immagine e somiglianza nello spirito e nella voglia di lottare. In Russia, quattro anni fa, la corsa del Senegal si fermò ai gironi. In Qatar l’obiettivo sarà superarsi.  

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Come gioca la squadra di Cissè 

 “Non devi essere un grande allenatore per mandare in campo una squadra con il 4-4-2 o il 4-3-3, tutti possono farlo. Il segreto sta nella dedizione e nell’ abilità nel motivare i giocatori”. Cissé lo ha imparato dal suo allenatore Bruno Metsu, che nel 2002 portò il Senegal ai quarti di finale. Frammenti di storia. Aliou Cissè ha sempre puntato tanto sulla tattica e sulla corsa, oltre che sulla forza del gruppo. Il modulo usato è il 4-3-3, con Manè e Sarr – esterno del Watford – ai lati dell’attaccante della Salernitana Boulaye Dia, punta centrale. Del centrocampo invece abbiamo già parlato. Un fattore sarà la difesa, spirito e voglia di lottare saranno le parole d’ordine. 

 

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Migliori giocatori da Koulibaly alla stella Manè 

 Per analizzare la squadra del Senegal il modo migliore è guardare la spina dorsale: un top per ruolo dalla porta all’attacco, con tanti altri giocatori che stanno crescendo e completano l’undici titolare. Il portiere è Eduard Mendy del Chelsea e davanti lui, leader e uomo chiave, c’è il suo compagno di club Kalidou Koulibaly. Anche lui uno di quelli che fu stregato da Cissé e decise di accettare il Senegal. Lo ha raccontato anni fa con orgoglio. In mezzo ci sono tre centrocampisti di lotta e governo, molto fisici e pronti a correre per tre. Giocano tutti in Premier: Idrissa Gueye – mediano dell’Everton – e il capitano Cheikhou Kouyate – acquistato in estate dal Nottingham Forest – ai quali si è aggiunto, grazie all’intelligente opera di convincimento già citata, Nampalys Mendy che gioca nel Leicester. Curiosità: Gueye lo scorso anno era entrato nell’occhio del ciclone per aver evitato di schierarsi a favore della battaglia all’omofobia. E non era la prima volta, questione di idee e religione. Davanti poi c’è la stella, Sadio Manè. È stato a lungo in dubbio per un infortunio rimediato due settimane fa, facendo stare l’intero paese con il fiato sospeso, ma Cissé ha deciso di portarlo lo stesso. Ci sarà. L’esterno si è trasferito al Bayern dopo aver vinto tutto con il Liverpool di Klopp. Quello che non è mai cambiato è l’amore per la sua nazionale. Fino allo scorso anno era il miglior marcatore africano della storia della Premier League con 107 gol, adesso è stato superato da Salah. Per tanti anni è in patria è stato campione, riferimento e guida. Ai Mondiali, più che mai, dovrà prendersi la squadra sulle spalle. Lo ha sempre fatto, ma stavolta conterà di più. 

 

I convocati 

Portieri: Edouard Mendy, Alfred Gomis, Seny Dieng.

Difensori: Kalidou Koulibaly, Abdou Diallo, Youssouf Sabaly, Fode Ballo Toure, Pape Abou Cisse, Ismail Jakobs, Formose Mendy.

Centrocampisti: Gana Gueye, Cheikhou Kouyate, Nampalys Mendy, Krepin Diatta, Pape Gueye, Pape Matar Sarr, Pathe Ciss, Moustapha Name, Loum Ndiaye

 

Attaccanti: Sadio Mané, Ismail Sarr, Boulaye Dia, Bamba Dieng, Famara Diedhiou, Nicolas Jackon, Ilman Ndiaye.