C'è stato un periodo in cui André Schurrle era sul tetto del mondo. La doppietta nel Mineirazo, la Germania campione. Ricordi lontani, ormai. Perché l'attaccante tedesco, 29 anni la prossima settimana, starebbe già pensando di dire basta: “Mentirei se dicessi che non ho mai considerato il ritiro”, ha ammesso Schurrle ai microfoni di Phrasenmaher, podcast della Bild.
“Soprattutto nelle fasi difficili della carriera, pensi: ‘Ho ancora bisogno del calcio, voglio tutto questo?’ Anno dopo anno devo capire quale decisione prendere”. Il giocatore è ancora di proprietà del Borussia Dortmund (51 presenze e 8 gol tra 2016 e 2018), ma quest’anno è arrivato il prestito allo Spartak Mosca. “Voglio decidere da solo se continuare, se ho ancora la motivazione e se il mio corpo si sente pronto per questo. Non lo so, forse giocherò un altro anno, forse altri due…”.
Tutti i dilemmi del campione. Da un altro André (Gomes, campione d’Europa con il Portogallo) al connazionale Mertesacker, Schurrle sembra unirsi a un folto gruppetto di calciatori in crisi d'identità.
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