Schurrle: "La mia carriera rovinata da un pezzettino di pollo"
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Data: 02/12/2018 -

Schurrle: "La mia carriera rovinata da un pezzettino di pollo"

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Il centrocampista del Fulham a 24 anni era considerato una stella del calcio tedesco poi... una cena in Polonia ha cambiato tutto.
Il centrocampista del Fulham a 24 anni era considerato una stella del calcio tedesco poi... una cena in Polonia ha cambiato tutto.

Campione del Mondo con la Germania, da protagonista, nel 2014. A 24 anni era considerato un astro nascente del calcio tedesco un po' come quel Mario Gotze gioiellino del Borussia Dortmund che col passare degli anni ha disatteso un po' quelle che erano le aspettative su di lui. Andrè Schurrle ora è ripartito dal Fulham in Premier League ma non dimentica quei momenti dove era considerato uno dei più forti giovani del panorama calcistico prima che un'intossicazione alimentare non lo mettesse ko.

Eh sì perché come riporta il Sun l'attaccante tedesco ha raccontato che se la sua carriera ad un certo punto ha preso una piega diversa la colpa è di un pezzettino di pollo. Una cena, poco dopo la vittoria del Mondiale, con i compagni del Chelsea infatti ha avuto un risvolto tutt'altro che positivo per lui e considerato anche che già un'intossicazione alimentare non è un bene per un giocatore se in più capita ad uno come lui che non ha un fisco muscoloso e prestante, il danno è fatto:

"Mi ha fatto male un pezzetto di pollo e da quel momento in poi non ho mai più mangiato pollo in vita mia, ora sono vegetariano. La cosa incredibile è che di tutta la squadra sono stato male solo io. È successo durante una trasferta in Polonia. Essendo così magro, perdere tre, quattro, cinque chilogrammi è stato un problema. Mi ci è voluto davvero tanto per recuperare le forze. Mi sentivo malissimo e sentivo che non riuscivo neanche ad alzarmi dal letto. Alla fine abbiamo scoperto che era salmonella.

Un peccato. I numeri dicevano che ero in forma e avevo anche la fiducia dell’allenatore. Poi sono stato male e non ho avuto la possibilità di dimostrare il mio valore. E quindi quando c’è stata la possibilità di tornare in Germania, Mourinho mi ha lasciato andare". Ma nonostante questo con la maglia del Chelsea e Josè Mourinho si è trovato benissimo e dello Special One ricorda anche la gentilezza che gli riservò quando i Blues vinsero la Coppa di Lega: "Quando il Chelsea ha vinto la Coppa di Lega, Mi ha mandato un messaggio di congratulazioni, dicendomi di andare a Londra a festeggiare, perché in fondo la coppa l’avevo vinta anche io. È stato davvero un bel gesto".



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