Gambe e testa. Quando il mental coach fa la differenza
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Data: 03/01/2019 -

Gambe e testa. Quando il mental coach fa la differenza

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Mertens, Bonucci & Co. L'attaccante della Roma cerca di ripetere i percorsi dei suoi colleghi, per ritrovarsi con la guida di un mental coach
Mertens, Bonucci & Co. L'attaccante della Roma cerca di ripetere i percorsi dei suoi colleghi, per ritrovarsi con la guida di un mental coach
span class="redactor-invisible-space">Questione di testa. Avete mai provato a pensare quanto il calcio (certo non l'unico tra gli sport) si giochi sull'attimo? Tante volte le zolle non c'entrano: un cattivo pensiero o l'improvvisa paura di non farcela e quella palla da appoggiare in rete invece finisce in curva. Chissà se ha pensato lo stesso anche Patrik Schick. Rivelazione della Samp 2016-2017 (13 gol in 35 presenze), ancora in cerca di continuità alla Roma in quest'ultimo anno e mezzo (5 in 43).

Ecco perché il giovane attaccante ceco (23 anni fra tre settimane), per ritrovarsi ha deciso di affidarsi a un mental coach come Jan Mühlfeit. Top mondiale nel suo ruolo. 22 anni di carriera alla Microsoft, autore di The Positive Leader, bestseller nell'ambito delle strategia di successo per la leadership d'impresa, Mühlfeit si presenta così sul proprio sito ufficiale: “Aiuto gli individui, le organizzazioni e i paesi in giro per il mondo a sbloccare il loro potenziale umano” (e realizzativo, spera Schick).

Un messaggio provvidenziale, quasi da guru. Ma sono sempre di più gli ex calciatori in difficoltà che possono testimoniare l'efficacia di un motivatore professionista. Ecco alcuni esempi.


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