Giacomo Raspadori ha parlato ai microfoni di Sport Week. L'attaccante del Sassuolo e della Nazionale ha analizzato la stagione appena trascorsa e ha svelato i proprio obiettivi per il futuro.
Sassuolo, Raspadori: "Sono un leader silenzioso"
L'attaccante nervoverde ha parlato così del suo ruolo all'interno dello spogliatoio del Sassuolo: "Ho sempre cercato di aiutare i miei compagni, fin da bambino. Sono un leader silenzioso, mi piace essere da esempio con i fatti e non con le parole. Cerco di dare sempre il 100% in campo per invogliare anche gli altri a fare lo stesso. I miei esempi in questi anni sono stati Magnanelli e Peluso, hanno la mia stessa energia nel lavoro. Questa è la mia mentalità anche nei momenti difficili, quando sento di non essere abbastanza lucido e reattivo in allenamento. In questi casi penso al fatto che sto facendo le stesse cose di sempre e quindi prima o poi passerà".
Raspadori ha quindi parlato del suo ruolo ideale in campo: "Dionisi, con questa posizione da trequartista dietro la punta che mi ha dato, mi ha permesso di legare il gioco. Mi piace giocare dietro ad un centravanti strutturato come Scamacca o Defrel per inserirmi negli spazi che creano".
"Sono pronto per un cambiamento"
L'attaccante classe 2000, campione d'Europa con la Nazionale, ha anche parlato del suo futuro: "Quando dai tutto e vivi quello che ti circonda con equilibrio sei pronto sempre a tutto. Non so ancora quale sarà il mio futuro, ma di sicuro mi sento pronto ad affrontare anche un eventuale cambiamento".