In una Serie A dove si punta sempre di più su giocatori esteri, c’è una squadra che cerca ancora di valorizzare il “prodotto italiano”. Nella massima serie da meno di 10 anni, il Sassuolo è uno dei centri più importanti per i giovani talenti nostrani.
Basti vedere il tridente offensivo tutto italiano: Berardi, Scamacca e Raspadori, cresciuti nel proprio vivaio, ed ora stanno trascinando la squadra alle soglie dell’Europa.
Sassuolo, i numeri del tridente neroverde
Sui 48 gol totali dei neroverdi in campionato, ben 36 sono stati realizzati da giocatori italiani con 31 di questi che portano la firma del trio d’attacco BSR. Con questi numeri, il tridente è il terzo più prolifico in Serie A dopo Lazio (36) ed Hellas Verona (35), ma il primo con solo giocatori italiani. Nel match contro il Venezia, sono tornati a segnare tutti e tre nella stessa partita: era già successo un’altra volta nella vittoria in campionato per 5-1 contro l’Empoli.
Dati che non sono usciti dal cilindro a caso, ma sono frutto di progettualità e lungimiranza. Da anni il Sassuolo si è confermato una delle realtà più intraprendenti nel nostro panorama. Al centro dell’idea degli emiliani non c’è solamente la formazione dei giocatori, ma anche quella degli allenatori. Negli anni il club della famiglia Squinzi ha puntato molto su di loro affidando la panchina a giovani italiani come Di Francesco, De Zerbi e l’attuale Dionisi. E in un periodo di stallo come quello attuale per la Serie A, realtà del genere fanno bene a tutto il movimento.
A cura di Filippo Rocchi