Un gesto di cui si è tanto parlato, e di cui si continua a parlare. L'episodio che ha visto come protagonisti Maurizio Sarri, il suo portiere Kepa ed anche, di riflesso, Willy Caballero, pronto a subentrare per i calci di rigore. Il portiere spagnolo, prima della fine del secondo tempo supplementare della finale di Carabao Cup tra il suo Chelsea e il Manchester City, ha deciso di rifiutare di uscire dal campo, scatenando così l'ira dell'allenatore italiano ex Napoli. L'episodio ha fatto molto scalpore, forse più della sconfitta dello stesso Chelsea ai rigori contro il Manchester City di Guardiola.
Tanti i pareri arrivati sull'accaduto, tra cui anche quello di Josè Mourinho, che ha parlato ai microfoni di DAZN Spagna: "Per fortuna - ha detto lo Special One - non ho mai dovuto affrontare e vivere situazioni del genere. Da un lato capisco il portiere perché vuole mostrare la sua personalità, di essere in fiducia e di voler parare i rigori per portare la squadra al successo, e questa è una cosa apprezzabile. Ciò che non va bene, invece, è che lascia Sarri e tutti gli altri in una situazione molto fragile, compreso un compagno di squadra che era pronto ad entrare in campo. Alla fine Caballero è stato messo in mezzo a un pasticcio di cui non faceva parte. È una situazione che mi rattrista, perché è davvero complicata".
Quanto accaduto ha sicuramente diviso in molti, ma è stato stigmatizzato dalle parti in causa: sia da Sarri che nella conferenza post-partita ha dichiarato che si era trattato di un enorme fraintendimento, che lo stesso Kepa. Il portiere spagnolo, ha infatti chiesto scusa attraverso i suoi account ufficiali sottolineando il rispetto verso il suo allenatore.
Insomma, la situazione, almeno all'interno del mondo Chelsea sembra essere rientrata, o quasi. Chissà come avrebbe reagito ed agito Josè Mourinho...