Maurizio Sarri a cuore aperto. Così si potrebbe definire il modo in cui l'allenatore della Lazio ha rilasciato una bella intervista pubblicata oggi sul Corriere dello Sport. Ha parlato di tutto, dal presente al passato, dalle squadre che gli sono piaciute di più nell'ultima stagione fino ai commenti sui calciatori allenati in carriera. Ce ne sono tanti di livello mondiale, basti pensare a Cristiano Ronaldo, ma quando gli viene chiesto chi sia stato il giocatore ad aver capito prima degli altri i suoi metodi, risponde: "Raul Albiol, difensore di livello superiore. In pochissimo tempo capì tutto, al punto che io potevo starmene a casa. L'allenamento avrebbe potuto dirigerlo lui".
"Con CR7 ho un solo rimpianto"
Sarri ha risposto anche ad altre domande su altri giocatori. CR7, appunto: "Ho il rimpianto di non averlo potuto allenare da giovane. L'ho trovato che era già diventato un'icona mondiale. Con me segnò 33 gol in campionato, ma non è mai facile convincere un campione con quei fatturati a cambiare percorso. A me piace un calcio in cui tutti si mettono al servizio del collettivo". Su Spalletti: "Il suo Napoli ha giocato il calcio che avevo in mente io". E Mourinho: "Mi sta simpatico. Ma le differenze tra di noi dipendono in prevalenza dalle origini: io sono partito dai Dilettanti, lui da Barcellona. Tra Stia (comune toscano in provincia di Arezzo, ndr) e Barcellona c'è un bel c**zo di differenza".
"Alla Lazio sto bene. Lotito di un'intelligenza rara"
Poi un commento sulla sua Lazio: "Qui sto bene, mi piace l'ambiente e ho la possibilità di esprimermi e divertirmi. Mi piace anche la gente laziale: da fuori mi ero fatto un'idea completamente sbagliata". E per il suo presidente Lotito, Sarri fa solo elogi: "Ha preso la Lazio che era un disastro e la sta tenendo costantemente tra le prime cinque, sei. Avrà mille altri difetti, ma è di un'intelligenza rara".
"Sarà una stagione folle, mi aspetto risultati imprevedibili"
Infine, sempre sulla Lazio: "Resto convinto che in un match secco possiamo vincere contro chiunque. Ci manca ancora l'equilibrio della grande squadra. Quello che voglio quest'anno è mostrare una squadra vera, e dai primi allenamenti ho ricevuto sensazioni positive". E sul prossimo campionato, ha detto: "Sta per cominciare una stagione folle, mi aspetto risultati imprevedibili".
L'INTERVISTA INTEGRALE LA POTETE TROVARE NELL'EDIZIONE ODIERNA DEL CORRIERE DELLO SPORT