Abbiamo intervistato in esclusiva Sandro Raniere, leggenda del Tottenham che nel nostro campionato ha vestito le maglie di Genoa, Benevento e Udinese. L'ex centrocampista della nazionale brasiliana ha smesso con il calcio giocato a settembre scorso dopo un fine carriera tribolato a causa di tantissimi brutti infortuni. E ora si sta preparando a una carriera, che si augura da top, in panchina...
"Sogno di allenare il Tottenham, non il Barcellona o Real Madrid"
Da calciatore ad allenatore, Sandro dimostra di avere le idee chiarissime su quello che si augura sia il suo futuro in panchina: "Il mio sogno non è allenare il Barcellona o il Real Madrid ma il Tottenham. Ho soli 35 anni e tanto tempo davanti. Sono consapevole che prima però devo fare la gavetta. Ma il mio obiettivo è la panchina del Tottenham che io considero il miglior club di Londra. Basta vedere quello che ha fatto il presidente Daniel Levy negli anni, costruendo il nuovo centro d'allenamento e lo stadio. Il club lotta ogni anno lotta per entrare in Champions League. Al Tottenham non manca nulla e adesso anno dopo anno costruirà una squadra sempre più competitiva", le sue parole ai nostri microfoni.
"Amo la passione di De Zerbi"
Sandro è un grande ammiratore di Roberto De Zerbi, che ha portato il Brighton in Europa League per la prima volta della sua storia grazie al sesto posto in Premier League la passata stagione. Il brasiliano ha proseguito: "Mi ispiro a un paio di allenatori come ad esempio De Zerbi, il mio ex allenatore ai tempi del Benevento. Adoro la sua passione per il calcio. Ma sto imparando tanto anche da Ange Postecoglou, analizzando le partite del Tottenham". È importante ampliare i propri orizzonti "per cercare di imparare e aggiungerlo al mio bagaglio. Ma io non ho alcuna fretta di iniziare. Lo farò solo quando sono pronto".
Sandro ha lasciato un segno molto importante dal 2010 al 2014 al Tottenham e perciò è ancora molto amato dai tifosi degli Spurs. Appena può, vola a Londra per andare a vedere le partite del Tottenham. E come se le lancette dell'orologio si fossero fermate al 2010: i tifosi, nonostante siano passati tanti anni, lo accolgono ancora con entusiasmo e tanto affetti. Il motivo lo spiega lo stesso Sandro: "In campo ho sempre dato il cento per cento, ho messo il cuore. Abbiamo avuto tanti grandi momenti di squadra come quando ci siamo qualificati per i quarti di Champions League nel 2011. Questo aiuta ma anche io sono sorpreso che mi amino così tanto. Ho giocato lì solo quattro anni, davvero un sogno".
"Che ricordi l'1-0 a San Siro contro il Milan"
Eliminare il Milan di Sandro Nesta, Zlatan Ibrahimovic e Kevin Prince-Boateng negli ottavi di Champions League dell'edizione 2010/2011 fu un’impresa straordinaria per il Tottenham: impresa ancora ben impressa nella mente di Sandro: "Fu una gara pazzesca che vincemmo 1-0 con Peter Crouch che segnò il gol della vittoria. Poi fu una serata speciale per me perché si trattava del mio debutto assoluto in Champions League. Ricordo che il nostro portiere Heurelho Gomes quella sera fu incredibile. Quando avevi bisogno di lui rispondeva sempre presente. Quella sera è stato monumentale. Se potevo andare al Milan negli anni successivi? Il Milan mi voleva così come il Napoli e il Manchester City. Nel mio migliore momento dissi no a tanti club per amore nei confronti del Tottenham".
A cura di Alessandro Schiavone