Aggiornamento 15 - Dopo l’ennesima minaccia ricevuta dalla dirigenza della Sampdoria, il club blucerchiato, con una nota ha espresso “profondo sdegno e indignazione di fronte all’ennesimo grave atto intimidatorio avvenuto nella mattinata odierna presso la sede sociale di piazza Borgo Pila”.
La Sampdoria risponde così alle minacce: “La società sottolinea che qualsiasi tipo di attacco a un membro del Consiglio di Amministrazione rappresenta un attacco a tutti i suoi componenti, al loro operato e alla serietà e all’abnegazione con la quale hanno approcciato questo importante incarico. Fin dalla sua nomina il CdA ha operato in coesione, unità di intenti e indipendenza con l’unico scopo di assicurare la prosecuzione dell’attività aziendale e sportiva della Sampdoria in attesa della transizione a una nuova proprietà”.
Conclude la nota del club: “Proprio in tale direzione risultano fondamentali la professionalità e la preparazione del vicepresidente Antonio Romei, con il quale il CdA auspica di poter continuare a condividere questa delicata fase della vita del club”.
Prima un proiettile, adesso una testa di maiale. Altra minaccia in casa Sampdoria, con esattezza davanti alla sede blucerchiata di Corte Lambruschini, dopo quella di alcune settimane fa. Davanti alla stessa infatti è stato trovato un pacco con una testa di maiale all'interno, accompagnato da un biglietto.
"Massimo Ferrero, Antonio Romei le prossime teste saranno le vostre"
All'interno della scatola, oltre alla testa di maiale, c'era anche un biglietto con scritto: “Massimo Ferrero, Antonio Romei le prossime teste saranno le vostre“. Non c'è pace dunque in casa Sampdoria, che vive un momento complicato sia in campo, ma soprattutto fuori, dove il futuro del club è più incerto che mai.