"L'operazione con lo Spezia in estate è saltata all’ultimo. Nelle settimane precedenti quasi tutti i club di B si erano interessati a me. Io spingevo per andare a giocare, la Ternana mi voleva in prestito, lo Spezia mi avrebbe acquistato. E' andata bene così".
Da esubero e possibile partente a nuovo "numero uno" della Sampdoria. E' la storia di Wladimiro Falcone, portiere blucerchiato classe 1995, che ha conquistato a suon di prestazioni importanti, tanto da meritarsi anche i complimenti di Bruno Fernandes, la maglia da titolare con Giampaolo.
Falcone è stato anche ad un passo da lasciare Genova nella finestra invernale di calciomercato. "Ero vicino alla Spal. Qui ero chiuso da Audero, sarei andato a giocare sei mesi, ma poi sono risultato positivo al Covid-19, Emil si è fatto male e ora sono qui", racconta ai microfoni de La Gazzetta dello Sport.
I rigori e la scena con Verdone
Falcone ha un feeling particolare con i calci di rigore. "Già da piccolo ne paravo spesso - spiega - Un dirigente della Vigor Perconti: un giorno mi urlò che su un rigore il portiere nulla ha da perdere e tutto da guadagnare. L’ho fatta mia, quella frase".
Rigori ma anche cinema, Falcone da neonato è apparso in una scena cult del film Viaggi di Nozze di Carlo Verdone. "Ho rivisto Carlo nel 2015, a vent’anni dal film, sul set di “L’abbiamo fatta grossa”. Anzi, visto che lui è molto attivo sui social, mi piacerebbe se mi mandasse un messaggio. Io sono cresciuto con i suoi film", conclude il portiere della Samp.
L'intervista integrale su La Gazzetta dello Sport