Dopo la sosta per le nazionali, riparte la Serie A. L'Udinese tornerà in campo lunedì pomeriggio, nella sfida delle 15 in casa del Sassuolo. A pochi giorni dalla sfida, il centrocampista bianconero Lazar Samardzic ha parlato ai microfoni di La Repubblica.
Udinese, le parole di Samardzic
Serbo con cittadinanza tedesca, Samardzic è nato a Berlino: "Una grande città Berlino. Qua la città è più piccola, tranquilla, ti lasciano tranquillo. L'Udinese è un club moderno, ha ambizioni grandi, quindi puoi crescere tanto qua".
Il centrale ha spiegato la sua scelta di venire a Udine dopo l'esperienza al Lipsia: "Abbiamo parlato con gli agenti, con tutti, e abbiamo scelto l'Udinese. Anche perché è fuori dalla Germania e penso che qua in Italia si giochi un bel calcio. Con la mia creatività posso aggiungere tanto qua".
Negli ultimi due anni l'Udinese è arrivata al 12° posto, mentre ora si trova un po' più in basso: "C'è tanta differenza, perché hai sempre pressione. Hai anche magari un po' di paura, ma questo è normale quando sei così basso. Ma vogliamo andare su, vogliamo guardare su".
Samardzic ha poi confermato di star lavorando tanto sulla fase difensiva: "Sì, è vero, perché il mister mi chiede tanto e perché mi serve anche. Devo migliorare questa cosa, ma sto migliorando e serve sempre un leader tecnico se devo prendere più la squadra in mano".
Il classe 2002 ha quindi spiegato la scelta della nazionale serba "I miei parenti sono tutti serbi, quindi con il cuore sono serbo. Gli ultimi anni voglio giocare nella Stella Rossa, mio padre è un grande tifoso. Prima era anche un giocatore, non professionista ma ha giocato bene. Adesso è un architetto".
Il padre di Samardzic ha partecipato alle trattative per il suo contratto: "Se non sarebbe meglio un professionista? Sì, magari per qualcuno sì, ma io ho scelto molto bene così. Ho deciso io questa cosa, non lui, quindi è una mia scelta".
Ogni estate il centrale serbo è al centro delle voci di mercato: ma quanto è stato vicino all'Inter la scorsa estate? "Ero vicino, poi è successo qualche cosa, ma niente di grave. Al Napoli non sono stato così vicino come hanno detto tutti, della Juventus non so niente".
Il sogno da calciatore? "Giocare in Champions League e vincere tutto il possibile".
Infine complimenti ai nerazzurri, sempre più vicini allo scudetto: "Quest'anno mi ha stupito solo l'Inter, perché penso che sono troppo forti. Hanno vinto 4-0 contro di noi, quindi sì, è molto difficile affrontarli. Il mio centrocampista preferito dell'Inter? Mi piacciono tutti, io conosco Calhanoglu quindi devo dire lui".