Salernitana, l’azionariato popolare targato McDonald’s per la Serie A
In attesa di risposte certe dal club sul caso Lotito, arriva la proposta dagli imprenditori salernitani per un azionariato diffuso
L’arrivo in Serie A un’onda lunga che ancora non si è fermata, Salerno e la Salernitana sono in festa ormai da diverse ore per aver ritrovato la Serie A a oltre vent’anni dall’ultima volta. Ma con il risultato ormai acquisito la testa dei tifosi vola in avanti, a una società che dovrà necessariamente innovarsi vista la “questione-Lotito” da risolvere al più presto per potersi presentare ai nastri di partenza della prossima stagione.
LA PROPOSTA DI AZIONARIATO
Quale futuro per il club? Nelle prossime tre settimane arriverà la soluzione. Una è stata proposta in queste ore dall’imprenditore Luigi Snichelotto, conosciuto in città perché partner di un colosso internazionale come McDonald’s per il Sud Italia. “Tutti insieme per l’acquisto del Club granata, per disegnare il futuro della Salernitana. È una grande gioia rivedere la “US Salernitana 1919” tornare in serie A dopo più di 23 anni. Un’emozione, un orgoglio per tutti noi: cittadini, tifosi, sportivi, istituzioni, imprese. Una gioia fortissima che, per un attimo, ha trasportato la mente lontana dalle difficoltà che hanno attraversato tutti noi negli ultimi 15 mesi, fatti di restrizioni, chiusure e sacrifici indescrivibili” si legge dal comunicato diramato in queste ore.
L’obiettivo è riportare la squadra alla città. “La Salernitana in Serie A è un bene per tutti e di tutti, dei tifosi e dell’intero territorio. Una potenziale ricaduta economica resa disponibile per tutti i comparti del turismo, commercio, impresa etc. L’intero territorio salernitano e regionale vedrebbe, così, una nuova possibilità di ripresa e sviluppo.
Penso che si potrebbe considerare la possibilità di una partecipazione collettiva dal territorio, per creare tutti insieme un gruppo di persone che possano mettere le proprie disponibilità per raggiungere una cifra che possa consentire l’avviamento e il consolidamento di questa operazione, aiutati da ottime banche locali e presenti in tutto il territorio e, non ultime, le istituzioni che governano il territorio.
Una sorta di azionariato diffuso, con regole, meccanismi ed aspetti organizzativi e gestionali da definire, tutto ciò cercando di recuperare quello spirito di partecipazione sportiva che ci fu insegnato storicamente e che negli ultimi decenni si è andato sempre più sbiadendo, lasciando il posto al denaro e alla speculazione che oramai la fanno da padrone in troppi campi dell’intelletto umano”.
LA CITTÁ SI MUOVE PER LA SERIE A
Una proposta impegnativa che ridarebbe lustro a Salerno. “Per questo lancio un appello a tutti gli altri imprenditori salernitani e campani a creare una cordata tesa all’acquisizione del Club: tutti insieme, per rilevare la società. Creare una rete di imprenditori, senza scopi speculativi, ma spinti solo dal senso di responsabilità. Un network fondato sul concetto di solidarietà, di vicinanza alla città, per restituire ai territori parte del sostegno che ciascuno di noi riceve da essi. Sono consapevole che l’investimento sia importante e non alla portata del singolo investitore, se non in casi diversi dal nostro ed anche connotato da una buona dose di rischio, ma sarebbe un onore partecipare e fare l’impresa, tutti insieme”.