Una serata può cambiare una vita. Anche una foto, un ricordo che brucia. Perché alla base di tutto c'è sempre la motivazione. E quel 'Never Give Up' non è mai stato solo una scritta sulla maglietta dopo la semifinale.
Momo Salah ne sa qualcosa. Non è un tipo da riflettori, da dichiarazioni continue a giornali e cronisti ma stavolta, prima della finale, l'aveva promesso ai giornalisti presenti a Melwood: se il Liverpool avesse vinto la Champions si sarebbe fermato a parlare con loro.
Detto, fatto. E in questa chiacchierata post vittoria della Champions League con il suo Liverpool ha rivelato cosa gli ha dato la carica per affrontare al meglio quella partita contro il Tottenham: "Prima della gara ho guardato una foto della finale dell'anno scorso. Eravamo molto delusi dopo quella gara ma ora ne abbiamo giocata un'altra così e l'abbiamo vinta, la sesta Champions della storia del Liverpool. E' incredibile.
Quella foto non l'ho guardata a lungo, solo una volta. Poi mi sono detto: 'OK, andiamo'.
Ho provato delusione e dispiacere nel guardare quell'immagine. Ho ripensato al fatto che mi sono infortunato presto, che ho dovuto lasciare il campo dopo 30 minuti e che abbiamo perso. Sono tutte sensazioni che mi hanno dato la motivazione giusta per vincere questa finale.
Mi sono preparato per questa gara. Ho realizzato il rigore che ha mandato l'Egitto al Mondiale dopo 28 anni, per cui quello in finale contro il Tottenham è stato anche più semplice da calciare.
Se credo nel fato? Certo, nel modo più assoluto. Il nostro lavoro è più mentale che altro e devi credere in te stesso prima di scendere in campo.
Tutto accade per una ragione".