La sponda rossa di Manchester trema ancora. Magnitudo CR7 (CLICCA QUI per leggere l'intervista di Cristiano Ronaldo). Ma ormai in casa United le strutture sono antisismiche. Quando sei un club come i Red Devils, essere al centro dell’attenzione, nel bene e nel male, è all’ordine del giorno. Ronaldo molto probabilmente non sarà l’ultimo a scuotere l’ambiente del Manchester United, e né è stato il primo.
Stam e la "strategia Ronaldo" con un libro
Pensate pubblicare un libro contro i vostri compagni di squadra e il vostro allenatore quando giochi ancora con e per loro. Non la miglior mossa. Ma Jaap Stam è entrato duro come faceva in campo anche contro l’ambiente dello United con il libro "Head to Head. "Testa contro testa": titolo quanto più rappresentativo. Nella copertina originale del libro, uscito nel 2001 (ultimo suo anno con il Manchester United), c’era da una parte la sua testa e dall’altra quella di Ferguson. Quell’ultima stagione in Inghilterra era stata difficile per l’olandese che aveva saltato la prima parte per un grave infortunio al tendine d'Achille. Stam porta la "strategia Ronaldo" a un livello superiore. Dall’intervista a un libro intero. A fine stagione esce parlando di accordi segreti alle spalle del PSV per prenderlo e di essere stato picchiato da Ferguson. Lo scozzese decide di cederlo al più presto. La prima offerta accettabile è quella della Lazio e Stam saluta l’Inghilterra.
Ferguson però qualche anno dopo ritorna sui suoi passi. "All'epoca era appena tornato da un infortunio e pensavamo che avesse perso un po'. Abbiamo ricevuto l'offerta dalla Lazio: 16,5 milioni di sterline per un difensore centrale che aveva 29 anni. Era un'offerta che non potevo rifiutare. Ma in termini di gioco è stato un errore".
Rooney vs Ferguson
Ma il caso più eclatante è stato quello di Wayne Rooney. La leggenda del Manchester United infatti per due volte è stato vicino a lasciare la squadra. E sempre tramite intervista aveva mandato degli avvisi alla dirigenza. Stile Ronaldo. Paradosso è che proprio CR7 se l’è presa con l’inglese nella sua recente intervista: "Non so perché mi stia criticando così aspramente. Probabilmente perché lui ha finito la sua carriera e io invece gioco ancora ad alti livelli".
Il primo scandalo di Rooney avviene nel 2010. "The Hummer" aveva rifiutato il rinnovo del contratto con lo United. In un’intervista aveva poi spiegato i motivi che portavano a questa decisione: la mancanza di ambizioni del club e il rapporto difficile con Sir Alex Ferguson (mentre Ronaldo elogia Fergie). Le voci al tempo parlavano anche che stesse prendendo in considerazione un’offerta da parte del City. Un’intervista dai toni accessi che ha dato i frutti sperati da Rooney. Un ruolo più centrale nel progetto e un importante aumento dello stipendio che era stato offerto. Due giorni dopo l’intervista ha rinnovato il contratto e ha smentito ogni voce su un’offerta del Manchester City.
La seconda è stata però quella più dura. Maggio 2013. Manchester United freschissimo campione d’Inghilterra con Van Persie protagonista. Ma a Rooney non va bene. Se la prende ancora con Ferguson perché lo fa giocare fuori posizione per favorire l’olandese. Disse di essere "arrabbiato e confuso", sia per il suo ruolo in campo, che nel progetto. Questa volta è a un passo dal chiedere la cessione. Rooney smentisce la richiesta, mentre Ferguson anni dopo dice che il suo agente avesse già chiamato David Gill, l’allora ad del Manchester United. Per risolvere la situazione, il club si schiera a favore di Rooney. Sir Alex Ferguson si ritira, al suo posto arriva David Moyes, altro scozzese che ha cresciuto Rooney ai tempi dell’Everton.
Ora la situazione Ronaldo
Sembra che non avrà la stessa fine la questione Ronaldo. Infatti il Manchester United con una nota ufficiale ha comunicato che analizzeranno i fatti quando si capirà meglio la situazione. "Il nostro obiettivo rimane quello di prepararci per la seconda metà della stagione e continuare con le nostre convinzioni e l'unione che si sta costruendo tra giocatori, manager, staff e tifosi".