Poco più di quattro mesi per prendersi un ruolo da protagonista nella Serie A: Romelu Lukaku è ormai un riferimento nell'Inter, secondo nella classifica marcatori del campionato con 12 gol e grande leader capace di scelte di personalità come quella di lasciare il calcio di rigore a Sebastiano Esposito per fargli segnare il suo primo gol da professionista. E pensare che fino a qualche mese fa era considerato uno dei 'colpevoli' della crisi del Manchester United.
"Ogni volta c'era un 'Sì,ma..'. Quando ho segnato al Real Madrid in Supercoppa Europea si parlava del gol dopo che avevo sbagliato, e così in ogni occasione. Dal primo gol al West Ham ai numeri generali con quella maglia, ogni volta c'era comunque qualcosa da rimproverare. Un anno allo United cancella gli otto precedenti" ha dichiarato in un'intevista al New York Times.
L'amicizia con Pogba e l'addio allo United
E a Old Trafford uno dei compagni di fiducia era Paul Pogba, spesso accusato anche lui di essere una delle cause della crisi dei Red Devils. E infatti è stato il primo a essere avvertito da Lukaku della sua partenza per l'Inter: "L'ho preso da parte e gli ho detto che sarei andato via, avevo la sensazione che venissimo incolpati io e lui della situazione della squadra". La scelta è stata dunque l'Inter: "Era da marzo che volevo ricominciare da zero, mi serviva ricostruire la mia reputazione lontano dalla Premier. Ci sono volute due-tre settimane intense per imparare l'italiano ma adesso nessuno mi parla più in inglese".
I consigli di CR7 per la Serie A
E tra i giocatori che gli hanno consigliato l'Italia c'è stato anche Cristiano Ronaldo, che con lui condivide proprio il passato al Manchester United, seppur mai da compagni di squadra. "Cristiano mi ha detto che la Serie A è il campionato difensivamente più duro del mondo, che lui aveva segnato ovunque ma in Italia aveva avuto più difficoltà. E se lo dice uno come lui doveva essere effettivamente così".
Eppure i numeri sembrano dare ragione a Lukaku, che ha segnato 12 volte nelle sue prime 18 partite di campionato. "In Inghilterra è più intenso ma qui è molto più tattico" ha dichiarato a fine intervista. Adattato in fretta, decisivo da subito: Romelu Lukaku si è preso in fretta sulle spalle le sorti dell'Inter.