Per la Roma è la vigilia della finale di Conference League. Domani, mercoledì 25 maggio, i giallorossi affronteranno il Feyenoord e questo è il segreto di Mourinho per non avere rimpianti: "Bisogna fare tutto quello che facciamo per ogni partita", ha detto ai microfoni di Sky Sport mentre la squadra effettuava il walk-around nello stadio di Tirana dove si giocherà la finale. "La penso sempre così: per questo dico 'la prossima, la prossima, la prossima'. La prossima è la finale: c'è un trofeo, ma si deve fare sempre lo stesso".
Poi in conferenza ha aggiunto: "Siamo arrivati alla fine del percorso di questa stagione, con due finali da giocare nello spazio di 4 giorni. La prima finale ci dava quel che noi meritavamo, cioè qualificarci in Europa league. Abbiamo vinto quella finale lì. Per me era una finale dove non si poteva scrivere la storia, ma semplicemente finire il lavoro di una stagione e raggiungere l'obiettivo. Ma senza scrivere la storia, appunto. Questa finale invece è storia, una storia che si è già scritto per arrivare qui a giocare una finale europea dopo tanti anni. Quando arrivi in finale devi fare tutto il possibile per scriverla davvero, ossia vincendo".
Roma, Mourinho: "Il Feyenoord ha avuto più tempo per lavorare"
Questo è il pensiero di Mourinho sul Feyenoord: "Loro hanno avuto tanto tempo per lavorare, non si sa mai se potranno presentare qualcosa di diverso. Se guardi la seconda partita contro il Marsiglia (0-0 al Vélodrome), hanno giocato in maniera diversa rispetto alla loro normale filosofia di gioco. Quindi non lo so, so solo come noi dovremo giocare".
Mourinho ha poi dato indicazioni ottimiste riguardo alle condizioni di Mkhitaryan, che nella semifinale di andata contro il Leicester fu costretto al cambio a causa di una lesione al flessore: "Mkhitaryan ha la condizione per aiutare la squadra. Siamo ottimisti: ieri ha lavorato senza squadra ma ha fatto test veri e oggi nella squadra ha fatto test veri".
Poi sulla finale: "Penso solo la finale. È il mio modo di essere. L'esperienza non aiuta. Pensavo potesse servire ma non è così. Special One? È una storia vecchia. Faccio tutto ciò che deve fare l'allenatore per vincere e non credo nelle pozioni magiche. È il momento della squadra e dei giocatori. Non c'è niente di speciale da fare ma essere solo se stessi".
Pellegrini: "La coppa sarebbe la ciliegina sulla stagione"
Lorenzo Pellegrini, da capitano, guiderà la Roma nella finale contro il Feyernoord: "Credo che sia normale sentire e avere questa responsabilità anzichè stare in casa seduti sul divano e vedere gli altri che giocano. Me la prendo tutta e ce la prendiamo tutti. Domani sarà una grande partita e una grande giornata" - poi ha aggiunto - Credo che abbiamo iniziato la stagione in maniera positiva, poi abbiamo avuto un momento in cui abbiamo dovuto ritrovarci. L'aspetto più importante della stagione è la crescita sotto ogni punto di vista. La Coppa sarebbe la ciliegina sulla torta per la stagione fatta".