Dopo l’infortunio di Spinazzola, la Roma ha deciso di andare sul mercato alla ricerca di un suo sostituto da dare a José Mourinho per la prossima stagione. La società giallorossa ha trovato l’accordo con il Palmeiras per Matías Viña. 10 milioni più 3 di bonus per l’uruguaiano, con il 40% della cifra che andrà nelle casse del Nacional di Montevideo, il club in cui è cresciuto.
Gli inizi
“Se ci dimentichiamo da dove veniamo, non sappiamo dove andremo”, questa è la frase presente nella biografia su Instagram del classe 1997 originario di Empalme Olmos, un piccolo comune di 4000 abitanti a 40 chilometri da Montevideo. I primi calci al pallone gli ha tirati nel campetto dietro casa, quello dell’Union, e poi nel Ferrocarrilero Fútbol Club. Lì lo notano prima il Danubio e poi il River Plate, ma sua madre gli impedì di trasferirsi. Priorità allo studio, fino alla chiamata del Nacional, il club di cui è sempre stato tifoso e a cui non poteva dire di no.
Ma l'impatto con la squadra del suo cuore non è stato semplice. Una settimana di prova e poi quasi un anno fermo prima del debutto ufficiale, per un infortunio alla clavicola rimediato in allenamento. Quello che sembrava un ostacolo difficile da superare si rivela uno stimolo per formarlo anche caratterialmente. Infatti, quando torna in campo riesce a far cambiare schema all’allenatore, Carlos Rodao: dalla difesa a quattro alla difesa a tre per schierarlo, con lo spostamento di un altro uomo mercato, Mathias Olivera, sulla linea dei centrocampisti, con Matías Viña terzo centrale di sinistra.
Una coppia quella con Olivera che si conferma anche con la nazionale Sub-20 che vince il Sudamericano del 2017, in cui Viña risulta decisivo grazie a un gol all’ultimo minuto contro il Brasile nella penultima giornata dell’esagonale. E anche con la maglia della Celeste gioca da difensore centrale, ma stavolta in una linea a quattro.
Dalla gioia in Libertadores alle lacrime in Copa América
L’esperienza al Mondiale U20 è stato il trampolino per esordire in prima squadra, con cui nel 2019 contribuisce con 4 gol alla vittoria del campionato uruguaiano. Prestazioni che non passano inosservate: il Maestro Tabarez lo fa esordire in un’amichevole contro il Costa Rica, viene eletto miglior giocatore uruguaiano dell’anno, prima di trasferirsi al Palmeiras per 4,5 milioni. In Brasile trova tanti ex Serie A come Felipe Melo, Empereur, Gustavo Gomez e Luiz Adriano, e vince il campionato Paulista e la Copa do Brasil, ma soprattutto la Libertadores 2020 nel derby paulista contro il Santos al Maracanã. Una finale raggiunta grazie a un suo gol nella semifinale d’andata contro il River Plate.
Dal Palestra Italia allenato dal portoghese Abel Ferreira alla Roma di José Mourinho, con in mezzo le lacrime e la delusione per il rigore fallito solo qualche settimana fa contro la Colombia, con la parata di Ospina che ha sancito l’eliminazione della Celeste dalla Copa América. Viña è pronto al riscatto e alla prima esperienza europea con la maglia giallorossa.