Durante la 28esima giornata di Serie A sono spiccate tra le altre le vittorie delle due romane: la Roma di José Mourinho ha battuto all'Olimpico l'Atalanta grazie ad una rete di Abraham, la Lazio di Maurizio Sarri, trascinata da un Immobile da record, invece ha sconfitto 0-3 il Cagliari di Mazzarri.
All'appello mancano 10 giornate di campionato, i punti a disposizione sono 30: grazie alle vittorie di ieri le due squadre romane sono in piena lotta per un piazzamento in Europa e ancora in corsa per sognare il quarto posto e la qualificazione alla prossima Champions League.
La classifica
Complice la vittoria all'Olimpico contro la squadra di Gasperini, la Roma ha momentaneamente raggiunto (e superato in virtù degli scontri diretti) l'Atalanta in classifica a quota 47 punti: restano 6 i punti di distanza dal quarto posto occupato dalla Juventus, vincente ieri 1-0 contro lo Spezia.
I nerazzurri però hanno una partita in meno da recuperare. La Lazio, per cui vale lo stesso discorso della Roma per match disputati, invece è dietro solo di un punto ai giallorossi.
Il derby e il calendario
Nel prossimo turno la Roma farà visita all'Udinese, mentre la Lazio ospiterà all'Olimpico il Venezia. Un match da non fallire per entrambe le squadre, soprattutto in vista del derby in programma nella giornata successiva.
La partita si preannuncia infatti decisiva per il campionato di entrambe le romane. All'andata fu la Lazio ad avere la meglio (3-2) a termine di un match ricco di emozioni.
Gli uomini chiave
La Roma dello Special One si affiderà in questo finale di stagione soprattutto a Tammy Abraham che tra Spezia e Atalanta ha regalato ai suoi 6 punti pesantissimi. Al fianco dell'inglese su tutti capitan Pellegrini e Zaniolo (decisivo all'Olimpico con un assist).
Dall'altra parte invece Immobile, dopo essere diventato il miglior marcatore in Serie A con la maglia della Lazio, cercherà di scrivere altre pagine della storia biancoceleste. Sarri però può gioire anche per il ritrovato Luis Alberto, in gol a Cagliari, mentre in avanti Zaccagni, Felipe Anderson e Pedro forniscono all'ex allenatore di Chelsea e Juve diverse variabili offensive. Il tutto senza dimenticare l'apporto sempre importante di Milinkovic-Savic.