Roma, riecco Karsdorp: da ‘caso’ a risorsa, di nuovo in campo dopo 102 giorni
Rick Karsdorp torna in campo poco più di tre mesi dopo l’ultima gara giocata (Sassuolo-Roma): cronistoria di un caso a lieto fine
La stagione dei ritorni. Prima quello tanto atteso di Gini Wijnaldum, in campo dopo 181 giorni e dopo il brutto infortunio di inizio campionato. Poi quello di Rick Karsdorp. Centodue giorni dopo quel Sassuolo-Roma finito 1-1 e con lo sfogo di Mourinho: “Lo sforzo della squadra è stato tradito da un atteggiamento di un giocatore non professionale. Ha tradito tutti gli altri”, aveva detto l’allenatore. Da allora l’olandese non ha più visto il campo. Non convocato per la gara successiva contro il Torino (l’ultima prima della lunga sosta Mondiale), né per le altre 7 che sono seguite da inizio gennaio (9 contando anche l’ottavo di Coppa Italia contro il Genoa e il quarto contro la Cremonese).
Però proprio contro la squadra di Ballardini, il 1 febbraio, Karsdorp si è rivisto in tribuna. E poi contro il Salisburgo in panchina. Ma il disgelo è iniziato ben prima, dal ritiro di dicembre in Algarve. E la cronistoria di questo ritorno in squadra e in campo l’ha scandita anche (soprattutto) José Mourinho con più dichiarazioni sull’olandese mentre lui ha optato per il silenzio, anche social, fino a quattro giorni prima del ritorno. Da quella crepa post-Sassuolo alla conferenza pre-Napoli di fine gennaio fino alla vigilia della trasferta austriaca, anticamera del vero e proprio ritorno.
“Qualcuno in questa situazione è stato veramente bugiardo”
“Karsdorp sta fuori fino a quando lui vuole stare fuori. Ha bisogno di poco per rientrare. Ora ha un piccolo infortunio, ma si allena sempre con noi. È dall’Algarve che si allena normalmente con la squadra. Qualcuno in questa situazione è stato veramente bugiardo, ha dato un’immagine negativa di un allenatore, di un club, che non lo meritavano. Parliamo di bugie”. Questa la fotografia della situazione a fine gennaio (quando il caso da gestire era diventata la situazione Zaniolo). In quell’occasione Mourinho si riferiva al comunicato della FIFPRO che aveva condannato il trattamento che Karsdorp ha ricevuto della Roma, arrivando a parlare di mobbing.
Un’accusa pesante – ma anche diffusa con i tempi sbagliati, quando ormai il caso era già rientrato e sulla quale Mourinho è tornato anche più recentemente. Chiamandole nuovamente bugie. Mentre lui su Karsdorp prima di Salisburgo ha ribadito: “La verità è che è la prima volta che è convocato perché non era in condizioni fisiche di essere convocato prima. Dal punto di vista della nostra situazione personale da dicembre non esiste un problema. Il problema nasce con il Sassuolo, non è piaciuto il suo atteggiamento quando è entrato, poi c’è stato un mio aggettivo troppo pesante e siamo entrati in conflitto. Abbiamo sempre avuto un rapporto positivo, al di là di quel giorno, e ci sono state tante bugie non dei giornalisti, ma di chi ha parlato senza sapere cosa c’era fra di noi. Sono contento del suo ritorno, è una possibilità in più per noi. Non abbiamo tante opzioni”. Da ‘caso’ a risorsa, in una rosa corta e alle prese con il doppio impegno campionato-Europa League. Karsdorp è tornato.