Le differenze iniziano a farsi sentire: “Prima potevo incidere in campo mentre ora dipendo dai ragazzi che giocano". Da fuoriclasse a allenatore, nel giro di pochi anni. Andrea Pirlo si è presentato sulla panchina della Juventus con una vittoria convincente all’esordio e ora cercherà di ripetersi già contro la Roma.
L’allenatore ha presentato in conferenza stampa la sfida con i giallorossi: “Aspettavamo il centravanti che è arrivato due giorni fa – ha ammesso - Ma nella mia testa già pensavo a come metterli tutti insieme in campo. Dybala? Decideremo nel pomeriggio se portarlo o meno a Roma, questa settimana ha fatto tanto lavoro fisico".
Niente turnover: “Mi sembra presto, schiererò la squadra migliore”, ha confermato Pirlo. Che analizza poi le aspettative su Morata: “È importante per noi, attacca bene la profondità e può fare reparto da solo. Non è stata una terza scelta ma una delle nostre priorità, perché a livello tecnico e tattico rispecchia il giocatore che cercavamo".
Pirlo non potrà fare affidamento su Luca Pellegrini, ceduto al Genoa e ufficializzato poche ore fa: “Ci sembrava più giusto mandarlo a giocare un altro anno, magari qui non avrebbe giocato tante partite quante ne meriterebbe. De Sciglio è a completa disposizione, come lo era già la settimana scorsa".
Nessuna aspettativa ancora sul mercato: “Non mi aspetto niente. Il mercato è ancora aperto, se ci sarà qualche occasione la sfrutteremo. Arthur giocherà? Viene da qualche mese d'inattività perché anche al Barcellona ha giocato poco. Ha bisogno di un periodo d'ambientamento, domani è a disposizione e vedremo se farlo giocare o meno".
Su Douglas Costa e Bernardeschi: “Possono giocare su entrambe le fasce, però da attaccanti. Bernardeschi non lo vedo trequartista, è d'accordo con me ma dovrà dare lì il meglio. Cambieremo gli interpreti ma il modello di gioco non cambierà. Dzeko? Poteva essere un attaccante della Juve, ma rimane un grandissimo giocatore. Lo stimiamo, ma purtroppo domani sarà un avversario", ha concluso Pirlo.
