Quattro gol in campo, 120 minuti di partita e una semifinale di Europa League conquistata. La Roma vince ai supplementari all'Olimpico contro il Feyenoord (4-1) e stacca il pass per la fase successiva della competizione dopo il ko per 1-0 del De Kuip.
Una gara intensa che ha tenuto i tifosi della Roma (oltre 66mila, record stagionale e dell'era Mourinho) col fiato sospeso fino al gol di El Shaarawy del 3-1, prima della liberazione al poker firmato da Pellegrini.
Mourinho e il 'regalo' al giornalista olandese
Ma la partita è proseguita ancora, in sala conferenze, con José Mourinho che ha dato spettacolo quando ha ricevuto una domanda da parte del giornalista olandese di NOS Tv che aveva già stuzzicato nel post gara del De Kuip.
Allo stesso a cui aveva detto di "non piangere più per la finale di Tirana persa" ha regalato un portachiavi della Conference League con lo stemma della Roma.
"Dallo al tuo allenatore", l'invito del portoghese dopo essersi alzato dal tavolo e aver raggiunto il giornalista che, a margine della conferenza, ha confermato che consegnerà quel 'regalo' a Slot, proseguendo così ancora questa partita a distanza a colpi di battute e 'punzecchiate'.
La conferenza stampa post gara di Mourinho
"La mia gioia è normale, per aver vinto e per il modo in cui la squadra ha giocato. Per la gioia dei tifosi. Durante la partita ho anche pensato che se non avessimo vinto la gente sarebbe tornata a casa orgogliosa dei ragazzi. Ci sono cose non negoziabili e i miei ragazzi l'hanno capito perfettamente. Prima della partita ho detto: "O la vinciamo o andiamo a casa stanchi morti". Abbiamo vinto e abbiamo meritato.
La finale? Può essere italiana ma anche senza italiane. Il Bayer Leverkusen è avversario molto difficile ma in una semifinale di UEL non ci possiamo aspettare una squadra con poca qualità.
Punti restituiti alla Juventus? Sono in Italia da 4 anni. Sono tre mesi che dico di dimenticare il -15. E' uscito oggi alle 6, pensavo uscisse alle 9 ma non cambia niente.
Partite così fanno venire la voglia di restare più a lungo, oltre il 2024? Io sono felice qua, non posso nasconderlo. Perché mi piace la gente e piaccio io a loro. A Trigoria rispetto tutti e sono rispettato da tutti, ho un buon rapporto con la proprietà, positivo e di rispetto. Stesso discorso con il direttore; i giocatori sono fantastici. Non posso dire che sono come figli e ne ho solo due che amo tanto, ma quasi. Non posso dire che non sono felice qui. Qualche volta ho le mie frustrazioni, qualche volta penso ad ambizioni diverse. Ma vediamo. L'importante è che oggi sono veramente felice e lavoro per la gente.
Potevamo segnare anche di più ma voglio essere equilibrato e non dimentico la parata di Rui sullo 0-0 come non dimentico la qualità di gioco del Feyenoord che non ti fa stare tranquillo nella gestione della partita. Sono arrivati gol bellissimi, il secondo soprattutto in un momento di grande pressione perché eravamo quasi fuori della competizione".