José Mourinho è stato deferito dalla procura della FIGC dopo le frasi rivolte all'arbitro Chiffi nel post partita di Monza-Roma dello scorso 3 maggio. Il portoghese si era lamentato del suo operato e si era sfogato dopo la partita.
Il comunicato della FIGC
Era stata, infatti, aperta un'inchiesta sulle parole del portoghese e poi chiusa il giorno dopo il match. L'accusa era di "giudizi lesivi dell'arbitro Chiffi e del movimento arbitrale". Questo il comunicato uffiale della FIGC: "Il Procuratore Federale, in relazione alle dichiarazioni rese da José Mourinho nel post partita del match Monza-Roma dello scorso 3 maggio, ha deferito al Tribunale Federale Nazionale Sezione Disciplinare il tecnico giallorosso per la presunta violazione degli artt. 4, comma 1, e 23, comma 1, del Codice di Giustizia Sportiva, e il club di appartenenza a titolo di responsabilità oggettiva ex artt. 6, comma 2, e 23, comma 5, del C.G.S.".
Così aveva parlato l'allenatore portoghese al termine della partita: "Questo risultato si adatta al peggior arbitro che ho avuto in carriera e ne ho avuto tanti di scarsi. Io penso che l'arbitro non ha avuto grandi influenze sul risultato, ma è dura giocare con lui: tecnicamente orribile, dal punto di vista umano non è empatico, non crea rapporto con nessuno, dà un rosso a un giocatore che scivola perché è stanco all'ultimo minuto".
E ha poi continuato con: "Non abbiamo la forza di dire che un arbitro non lo vogliamo, come fanno certe squadre: la Roma non ha questa capacità. Sabato volevo stare con i ragazzi in campo, per giocare contro una super squadra quale l'inter, ma non potevo farlo, sapendo che parlando avrei preso rosso".