Reduce dalla grande vittoria a Monza, la Roma si rituffa in campo europeo. Domani all'Olimpico arriva il Brighton di De Zerbi nell'andata degli ottavi di finale di Europa League. La gara è in programma alle ore 18:45. Alla vigilia del match, Daniele De Rossi parla in conferenza stampa.
Roma, la conferenza stampa di De Rossi
L'allenatore giallorosso esordisce in conferenza parlando del suo rapporto con l'avversario di domani in panchina, Roberto De Zerbi: "Ho un bel rapporto con De Zerbi, sin da quando ero calciatore. Dopo le gare chiacchieravamo ed esprimeva la mia ammirizione per il suo gioco a Benevento e Palermo. Parlavamo del suo presente e del mio futuro. È un allenatore diverso e innovativo. Il Brighton ha poi ottimi giocatori, mi aspetto una gara complicata". Sull'atmosfera che si aspetta all'Olimpico: "Speriamo di regalare ai tifosi un'altra notte felice, per qualsiasi calciatore giocare in stadi così è sempre bello. In Premier le cornici sono belle, ma qui troveranno una passione entusiasmante".
De Rossi continua parlando del livello del Brighton: "Non è facile fare un paragone col nono posto loro in Premier rispetto alla Serie A. Sono un club emergente, Potter è stato bravo all'inizio e Roberto sta creando un vero marchio. Sono simili al Bologna di quest'anno, non è facile arrivare a questi livelli. Difesa a 3 o 4? Non lo dico". Sul modo di giocare della sua squadra: "Si può essere difensivi essendo confusi ed essere riflessivi attaccando in maniera alta. La Roma è una grande squadre che deve rispettare il Brighton, ma noi siamo la Roma. Sarà una bella partita, loro sanno chiudere in area City e Liverpool e prendere imbarcate con Luton e Fulham. Dovremo essere bravi ad interpretare i momenti della partita"
De Rossi: "I giudizi a Roma cambiano in fretta"
L'allenatore giallorosso commenta la questione ranking con il 5° posto che può valere la Champions: "Noi giochiamo per vincere e guardare il turno. Guardiamo le vittorie delle nostre connazionali per il 5° posto in Champions, ma questo ranking lo guardiamo il giusto. Una storiella che ci raccontano, come se ci comportiamo bene a Natale ci fanno il regalo. Fare qualcosa di diverso dal vincere partite non possiamo fare". Un bilancio sui primi mesi alla guida della Roma: "Mi aspettavo tre punti in più vincendo contro l'Inter. Sono soddisfatto, consapevole che non abbiamo fatto niente. Nessuno meglio di me conosce questa città, che cambia giudizi in un nanosecondo. Si diventa bravi e scarsi velocemente. Creare un rapporto da allenatore è come ricrearne uno nuovo in nuove vesti. Non è solo capire nelle mie idee, è crederci. Non chiedo cose così speciali, ma i giocatori mi danno dimostrazione di credere in ciò che dico. Mi rende felice".
Capitolo formazione, in particolare esterni: "Karsdorp vedremo oggi come si sentirà. A sinistra Angelino e Spinazzola mi fanno impazzire, mi piacciono tanto. Sono due giocatori di alto livello. A volte la scelta dipende dall'avversario a volte quello più in forma. Giorno dopo giorno li guardo, stanno bene e posso contare su entrambi". De Rossi parla poi di Edoardo Bove e del suo utilizzo: "Non ci sono grandi differenze di utilizzo tra me e Mourinho verso di lui. Col Verona ha fatto una grande partita, ho grande fiducia in lui. Nel suo ruolo ci sono giocatori che stanno giocando bene come Cristante, Paredes e Pellegrini. Sulla fascia non ce lo vedo, in un futuro può essere un buon mediano davanti alla difesa, deve lavorare tanto e lo stiamo facendo a fine allenamento. Copre tanto campo, piedi buoni. Deve mettere la sua tecnica all'interno della partita capendone i momenti. Io ho iniziato la mia carriera da box to box e finito facendo il pensatore in campo. Ci si arriva. È un ragazzo da far sposare alle proprie figlie, un professionista magnifico. Non potrei essere più contento di lui".
Sulla differenza di esperienza europea tra Roma e Brighton, De Rossi commenta così: "Penso che l'Italia si stia rilanciando negli ultimi anni. Quando una squadra non è abituata a certi palcoscenici può esserci un contraccolpo, ma poi ti aggrappi al campo e alle cose che conosci. Loro questo lo sanno fare, quel piccolo gap di esperienza lo colmeranno con la conoscenza e noi dovremmo metterne altrettanta, unita all'esperienza e al livello dei nostri giocatori". Infine, un pensiero sul ritorno della Roma in Champions: "Ho fatto una battuta l'altra volta, dicendo che nell'ultima gara in Champions della Roma c'ero io in campo e mi sembra di aver smesso da 20 anni. Non è accettabile, noi dobbiamo stare a quei livelli. Come società stiamo meglio come investimenti, giocatori e monte ingaggi. La Roma deve stare lì sempre, una volta che la metti in Champions fa sempre le annate da ottavi, quarti e una volta quasi in finale. Questi giocatori possono lottare per arrivare in Champions League a prescindere dall'allenatore". Ai microfoni di Sky Sport poi Daniele De Rossi parla così del suo momento e del suo futuro: "Io non avevo dubbi sul mio lavoro, so come ci credo e quanto mi sono messo in dubbio. Poi vengono i risultati e quando non sono buoni devi aggiornarti. Non mi rilasso per queste vittorie io sono qui per capire se sarò pronto per restare a maggio. Sarò felice se a quel momento ci sarà lo stesso giudizio di adesso".